Sul web dilagano le foto degli stabilimenti più famosi d'Italia quasi completamente vuoti durante la settimana, con affluenza che aumenta solamente nel weekend e che comunque non raggiunge i picchi di balneari degli scorsi anni. Di contro le spiagge libere sono sempre più affollate, qualcuno parla di crisi degli stabilimenti, altri di cartina al tornasole della crisi italiana.
Concessioni a pochi euro e prezzi alle stelle
Effettivamente rispetto allo scorso anno gli stabilimenti balneari hanno visto un drastico calo del 30% di affluenza. Un fenomeno che ha destato molta preoccupazione tra i proprietari degli stabilimenti, che lamentano soprattutto il dover tenere aperta un'attività per solo qualche fila di ombrelloni in mezzo alla settimana, con i costi che questo comporta. La risposta del web è arrivata in fretta: la maggior parte della popolazione, infatti, lamenta l'eccessiva sproporzione tra il costo delle concessioni, anche solo di poche centinaia di euro, e il prezzo offerto dagli stabilimenti (in alta stagione anche 120€ al giorno per una famiglia di 4 persone in uno stabilimento senza particolare nomea, senza contare le consumazioni talvolta obbligatorie).
Un Paese in crisi
Secondo altri il vero problema non sarebbe il prezzo eccessivo per una giornata al mare sotto l'ombrellone in sé, ma il fatto che la maggior parte degli italiani non riesce più a permettersi una vacanza. Già nel 2024 6,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle vacanze estive a causa della crisi economica, ma quest'anno la cifra è salita vorticosamente a 8,5 milioni di italiani, che hanno preferito le cosiddette "staycation" ovvero piccole vacanze dal venerdì alla domenica.