Il progetto Aracne, finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha organizzato la proiezione del film Flaminia e ha invitato la regista e protagonista Michela Giraud per presentarlo; insieme a lei, Carla Fermariello, co-fondatrice del Comitato Siblings Onlus.
Ne è nato un toccante dibattito tra sorelle di due ragazze con disabilità, tra risate e tanta commozione. “Nell’ambiente dove sono cresciuta io, la diversità non esiste. Per anni non ho conosciuto altre persone che come me avessero una disabilità in famiglia. Mi sono sentita incredibilmente sola in un mondo che mi diceva che le fragilità non esistono e che dobbiamo essere sempre tutti perfetti”. Non riesce a trattenere la commozione Michela quando Carla racconta del suo lavoro per mettere in rete i cosiddetti “Siblings”: fratelli e sorelle di persone con disabilità che, anche grazie al Comitato da lei fondato, possono confrontarsi tra pari. Sentirsi i “non visti” della famiglia, provare vergogna in adolescenza, sentire sulle proprie spalle responsabilità presenti e future; doversi occupare, da fratello, della cura della persona della propria sorella, accudire i propri genitori e non essere loro di peso. Quella che vivono i fratelli e le sorelle è una condizione unica ma spesso ignorata, tanto che si fatica ancora a trovare una definizione giusta. Solo con il film Flaminia, Giraud ha trovato il coraggio di affrontare le proprie fragilità e resta stupita, “e anche un po’ invidiosa” come ammette lei, dell’esistenza di reti di fratelli e sorelle. Perché una situazione delicata, se condivisa, diventa più sostenibile.
“Le nostre attività non sono rivolte solo ai minori fragili, ma anche alle loro famiglie. Grazie al finanziamento di Con i Bambini, a settembre partiremo con i gruppi dedicati ai Siblings. Noi siamo una rete e il nostro obiettivo è non far sentire solo nessuno: i minori fragili, le famiglie ma anche noi operatori e operatrici” spiega Veronica Aprile, responsabile progetto e vicepresidente della Cooperativa Idea Prisma 82, capofila del progetto. La cura che Aracne mira a realizzare è una cura verso tutto e tutti, senza manuale d’istruzione ma mettendo in gioco vissuti e sentimenti. Un percorso che mira all’attenzione, al confronto, all’ascolto e alla condivisione di dubbi, angosce, conflitti interiori, gioie e il bisogno di esserci.