Perché siamo strumento di propaganda e come difenderci
La Russia vuole realmente invadere l’Europa? Trump vuole difenderci o colpirci? Ogni notizia, in periodi particolarmente tesi, diventa facile strumento di propaganda. Ma come possiamo difenderci?
Irene Ferrari | 3 maggio 2025

Nell’arena digitale del XXI secolo, l’informazione corre veloce. Troppo veloce. Al giorno d'oggi bastano pochi secondi per trasformare un’opinione isolata in una verità apparente, e i social media sono diventati il veicolo privilegiato di questa metamorfosi. Il problema non è soltanto la disinformazione: è la sorprendente facilità con cui è possibile manipolare ciò che il pubblico crede una notizia vera e affidabile.
I social network, nati per connettere persone e idee, si sono evoluti in spazi in cui la percezione conta più della realtà. Gli algoritmi premiano contenuti che generano reazioni emotive, rendendo virali post che spesso semplificano, distorcono o addirittura falsificano i fatti reali. Basta un titolo accattivante, una grafica colorata, o una dichiarazione presa fuori contesto per innescare una reazione a catena.

La manipolazione dell’opinione pubblica non richiede più sofisticate strategie di propaganda ma è ormai sufficiente una conoscenza basilare delle dinamiche social per costruire narrazioni che, a colpi di like e condivisioni, orientano il dibattito pubblico. Account falsi e bot automa possono simulare consenso e amplificare artificialmente una certa posizione, facendo apparire una minoranza come maggioranza.
Come sottolinea Agenda Digitale, in generale, le fonti di notizie classificate come di estrema destra raggiungono la media più alta di interazioni, seguite dalle informazioni riferibili a orientamenti ideologici di estrema sinistra che precedono, come fanalino di coda, le posizioni più vicine al “centro”, evidentemente meno attrattive dal punto di vista della condivisione social. Tale fenomeno, peraltro, sembra accentuarsi in occasione di eventi particolari. Emblematica, in tal senso, l’impennata di viralizzazione delle notizie di estrema destra durante la campagna elettorale USA che ha raggiunto il picco il 6 gennaio 2021, in stretta connessione con la rivolta del Campidoglio degli Stati Uniti d’America organizzata dei sostenitori di Trump.
Eppure uno strumento di difesa in questo caos ce l’abbiamo: il confronto delle fonti. Solo leggendo le opposte propagande, approfondendo le opposte motivazioni e cogliendo le dovute sfumature è possibile costruirsi la propria idea e non diventare strumenti di propaganda.