Cosa si potrebbe fare con 32 miliardi di euro al posto del riarmo
Vi diciamo noi come spenderli: niente armi. Scuola, sanità, parità di genere, transizione ecologica
Hadise Nurovska | 1 maggio 2025

La spesa militare prevista per il 2025 è una somma impressionante: 32 miliardi di euro. La spesa militare è spesso giustificata come necessaria per garantire la sicurezza nazionale e internazionale. Tuttavia, è importante considerare che la sicurezza non è solo una questione di difesa militare, ma anche di sviluppo sostenibile, protezione dell'ambiente, e promozione della pace. Ci sentiamo sempre dire che per la transizione ecologica non ci sono i soldi; non ci sono per la sanità né per la parità di genere; non ci sono per la scuola né per il lavoro; non ci sono per le carceri né per la cultura. E allora ci siamo chiesti: se invece di armarci, spendessimo 32 miliardi per ambiti in cui c’è reale e urgente bisogno?

Come spendere 32 miliardi di euro

Secondo Chat GPT, con 32 miliardi, si potrebbe incrementare il budget per l’istruzione di oltre il 60%: immaginate quanti professori di ruolo e ben retribuiti, quanti progetti scolastici ed extrascolastici, quante migliorie edili e tecnologiche si potrebbero apportare, quanti interventi per contrastare l’abbandono scolastico. Se invece si decidesse di stanziare la stessa cifra impiegata per le armi in sanità, si potrebbe migliorare il servizio rendendolo più accessibile a tutti, evitando le vergognose liste di attesa con cui dobbiamo fare i conti per prenotare lastre, tac e visite specialistiche. Immaginate: niente più posti letto nei corridoi e un sistema più efficiente per tutti, che potrebbe colmare il gap di 40 miliardi per allineare la spesa sanitaria italiana a quella europea.

Ma si potrebbe lavorare anche sulla partita di genere, sostenendo iniziative per l'empowerment femminile, garantendo congedi parentali per i papà oltre che per le mamme, per facilitare il loro ritorno a lavoro,
realizzando bonus e aiuti concreti per le famiglie. Se invece degli attuali 10 giorni, i padri potessero godere dello stesso tempo attualmente concesso alle donne per la nascita di un figlio, come avviene in paesi come la Spagna, in Svezia e in Norvegia, abbiamo calcolato che sarebbe necessario un investimento di circa 4,4 miliardi di euro l’anno.

Per quanto riguarda la transizione ecologica, si potrebbero finanziare progetti per l'energia rinnovabile e le fonti rinnovabili. Con un calcolo approssimativo, 32 miliardi di euro equivalgono a 200 milioni di pannelli solari; con 32 miliardi di euro si potrebbero acquistare pale eoliche in grado di coprire circa il 16% del fabbisogno energetico italiano onshore. Con 32 miliardi di euro, si potrebbero installare 1 milione di colonnine domestiche per le auto elettriche e circa 200.000 colonnine pubbliche rapide; erogare 20 miliardi di euro di incentivo per l’acquisto di auto elettriche, investire 5 miliardi nella produzione nazionale e nella ricerca, 1 miliardo nella formazione professionale e 1 miliardo in campagne di sensibilizzazione. In Italia c’è davvero tanto da fare: come rivela il rapporto ASviS 2024 (alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), l'Italia è in ritardo in troppi campi prioritari rispetto alle armi: nel 2023, 5,7 milioni di italiani si trovavano in condizioni gravi è in povertà.