Il verdetto: Diddy colpevole solo di due reati, ma niente cauzione
Redazione | 3 luglio 2025

Diddy è stato giudicato colpevole dalla giuria “solo” di favoreggiamento della prostituzione

Photo Credits: Nikeush

Favoreggiamento della prostituzione. O, meglio, secondo il sistema giuridico statunitense, trasporto ai fini di prostituzione, in particolare di Cassie Ventura e di una donna anonima. Se l’è cavata così Diddy, scansando le più gravi accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere. Altro che ergastolo: potrebbe essere fuori in meno di vent’anni.

Secondo Matthew Russell Lee, inviato da Inner City Press, il verdetto gli è comunque costato la cauzione: “Ho letto le memorie delle parti e altro materiale. La giuria ha condannato l’imputato per i capi d’accusa 3 e 5. Per questo motivo, la cauzione è negata”, ha riportato. Il giudice Arun Subramanian, che avrà tempo fino al 3 ottobre per elaborare la sentenza definitiva, ha negato la cauzione a Diddy a causa dei reati legati alla prostituzione di cui è stato riconosciuto colpevole dalla giuria.

Considerando dieci anni di detenzione per ogni capo d’accusa, Puff rischia di rimanere in carcere fino al 2045. Ma c’è la possibilità che gli venga riconosciuto il periodo già scontato in custodia cautelare (ad ottobre sarà circa un anno) e che possa uscire molto prima.

Per adesso, comunque, Combs deve tornare in cella, presumibilmente sempre la stessa del Metropolitan Detention Center, l”‘inferno” di Brooklyn. Quando Subramanian gli ha chiesto se avesse intenzione di tornarci, pare che Diddy abbia scosso vigorosamente la testa. Prima della notizia del rifiuto della cauzione, King Combs, il figlio di Diddy, era convinto che il padre sarebbe uscito dall’aula da uomo libero, e anche una delle sorelle aveva condiviso l’entusiasmo in diretta su ABC News.

Potrebbe interessarti anche  Verdetto parziale per Diddy: i giurati deliberano per 4 capi su 5, il giudice chiede la totalità

Diddy aveva presentato questa mattina un pacchetto di cauzione che includeva 1 milione di dollari, la consegna del passaporto ai Servizi Preprocessuali, il rispetto dei test antidroga ordinati dagli stessi Servizi, varie restrizioni di viaggio e “tutte le altre condizioni standard di sorveglianza preprocessuale”.