Polemica fra la preside Scalfi e la deputata leghista Cattoi
R.B. | 19 giugno 2018

"Il ruolo dell'insegnante dovrebbe prevedere l'astensione dal commento politico": ad esprimersi così è la neo-deputata leghista Vanessa Cattoi, la quale ha commentato in modo molto duro le esternazioni su Facebook della preside dell'istituto CFP Veronesi di Rovereto (Trento). La dirigente scolastica, infatti, aveva condannato con asprezza la gestione dei migranti a bordo della nave Aquarius ordinata dal ministro degli Interni, Salvini, scrivendo: " #Spagna civile. #Italia governata da criminali che riducono alla fame 600 disperati".

La Cattoi ha poi rincarato la dose, asserendo: " Come può una dirigente di un istituto professionale scrivere una cosa simile? Il ruolo dell'insegnante dovrebbe prevedere l'astensione dal commento politico anche perché, altrimenti, potrebbero sorgere dubbi circa l'imparzialità dell'insegnamento stesso".

Non si è fatta attendere la reazione della preside Scalfi, la quale ha replicato: "Esiste un articolo della Costituzione che tutela la libertà d'espressione e non mi pare che escluda i dirigenti scolastici. Esiste anche la norma per cui i parlamentari si impegnano a far rispettare la Costituzione. Questo mi aspetterei, da una deputata".

Infine ha concluso: "Se l'onorevole Cattoi ritiene che il suo tempo di deputato sia ben speso, passandolo a guardare i siti delle persone anziché fare quello per cui è stata eletta, va bene. Ma se mette in dubbio la mia professionalità, quei dubbi li deve dimostrare. Che lei non condivida le mie idee, è del tutto legittimo. Che un governo si batta per modificare la convenzione di Dublino, e batta i pugni sul tavolo a Bruxelles, è altrettanto legittimo, è stato votato per questo. Ma io ritengo che non si possano fare scudo di 600 e più persone che sono in mare e aspettano che qualcuno faccia loro sapere dove andare. Io lo trovo sbagliato. È la mia idea. E la dico. Almeno finché la legge lo permetterà".