La cucina italiana contro il fast-food: tradizione, qualità e identità che resistono
Mentre il junk-food avanza nel mondo, l’Italia protegge gusto, salute e tradizione
Emanuele Amoroso | 16 dicembre 2025

Al giorno d'oggi il fast-food contamina molte nazioni. L'Italia resiste a questo contagio grazie alla miglior cucina in tutto il mondo, e mentre molti Stati hanno abbandonato la loro cultura culinaria per lasciare spazio al cibo spazzatura, in Italia la cucina rimane ancorata alle tradizioni aggiudicandosi il primato di patrimonio dell'umanità.

Il fenomeno del fast-food

Negli ultimi anni il fast-food si è diffuso in tutto il mondo. Molte catene aprono locali nei centri storici e nelle periferie delle città in Italia e offrono pasti veloci a prezzi bassi, attirando soprattutto i giovani e chi ha poco tempo. Ma secondo un' indagine commissionata da Just Eat e da Squadrati il 23 aprile 2025, la maggior parte degli Italiani mostra preferenze per i piatti freschi e ingredienti tipici locali, e li associa a valori come semplicità e tradizione. Molti piatti italiani vantano preparazioni molto semplici e brevi, e possono essere preparati con ingredienti economici.

La forza della cucina italiana

La cucina italiana resiste alla super attrazione dei fast food grazie alla sua forza e popolarità. Il 10 dicembre 2025 l'Italia ha ottenuto il riconoscimento della propria cucina come patrimonio dell'umanità, durante la ventesima sessione dell'UNESCO a Nuova Delhi. Per il governo italiano questo riconoscimento corona la cucina italiana non solo in quanto una vera e propria arte culinaria, ma anche in quanto strumento che trasmette riti e tradizioni, basti pensare al "pranzo della domenica", una vera festa settimanale per molte famiglie italiane. La cucina italiana è molto potente anche dal punto di vista economico: vale 251 miliardi di euro in tutto il mondo, secondo quanto affermato in un comunicato stampa di Coldiretti e Campagna Amica, sempre il 10 dicembre 2025.

Il junk-food sembra avere un ostacolato: la cucina italiana. Questa propone un modello diverso: si basa sulla qualità dei prodotti freschi e locali, stagionalità e ricette storiche. Ogni piatto ha dietro di sé anni e anni di storia. La cucina italiana è storia. Questa si basa inoltre sulla salute e sull'equilibrio, come è affermato nella medesima sessione a nuova Delhi. Il cibo spazzatura ha invece un modello differente: punta alla velocità. Non racconta la storia di un territorio, ma sacrifica sapore e qualità per la comodità. Il pasto è un momento superfluo, funzionale, veloce: è consumato a lavoro o in altri momenti frenetici.