Vaccini, il 75% è stato somministrato in soli 10 paesi
L'oms lancia l'allarme: "Non sono emerse varianti che minano in modo significativo l'efficacia dei vaccini contro il Covid ma non vi è alcuna garanzia la pandemia non è finita e non finirà fino a quando il contagio non sarà sotto controllo in ogni Paese"
Gloria Taddei | 28 maggio 2021

A Ginevra si è riunita l'Assemblea mondiale della Sanità, il più alto organo decisionale dell'Oms in modalità virtuale per discutere delle vaccinazioni anti-Covid.

Il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha comunicato che solo un "piccolo gruppo di Paesi" sta monopolizzando i vaccini anti-Covid e ha chiesto che "almeno il 10% della popolazione di ogni Stato" possa essere vaccinato entro settembre. Inoltre ha incoraggiato i paesi verso “una spinta massiccia per vaccinare almeno il 10 per cento della popolazione di ogni Paese entro settembre” con l’obiettivo vaccinare almeno il 30% entro la fine dell'anno.

Il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato anche che c’è una crisi dei vaccini in corso e ha proseguito dicendo “è una scandalosa iniquità che sta perpetuando la pandemia Covid-19”. Parlando a livello globale il direttore dell’Oms ha anche detto: “Rimaniamo in una situazione fragile. Nessun Paese dovrebbe presumere di essere fuori pericolo, indipendentemente dal suo tasso di vaccinazione. Non sono emerse varianti che minano in modo significativo l'efficacia dei vaccini contro il Covid ma non vi è alcuna garanzia la pandemia non è finita e non finirà fino a quando il contagio non sarà sotto controllo in ogni Paese”.

In conclusione al suo discorso ha anche aggiunto che "Per almeno 18 mesi, gli operatori sanitari di tutto il mondo sono rimasti tra la vita e la morte molti si sono contagiati e stimiamo che almeno 115'000 operatori sanitari e assistenziali abbiano pagato il prezzo più alto al servizio degli altri”.