Social, arma a doppio taglio
Benefici e rischi di uno degli strumenti più potenti degli ultimi secoli
Beatrice Decandia | 25 maggio 2021

 Facebook, Twitter, Instagram e Tik-Tok sono ormai parte integrante della vita dei millennials: non si tratta di progresso tecnologico, ma di qualcosa che fa parte della nostra quotidianità.

Benefici

Con un click i social ti portano in giro per il mondo, le informazioni sono velocemente alla portata di tutti aumentando la consapevolezza, lo spirito critico, e la capacità di confrontarsi con culture e mentalità diverse. Sviluppano consapevolezza, empatia, condivisione di realtà sempre più globale e alla portata di mano. La tecnologia ha migliorato la vita dei giovani: incontrare gente, apprendere opinioni diverse, diversi modi di pensare e ragionare ha migliorato gli adolescenti più consapevoli dei propri bisogni, delle proprie capacità e potenzialità.

Dipendenza

Ma per molti sono diventati quasi una droga: più like ricevo più mi sento forte e accettato dalla comunità social come se l’esistenza di ognuno di noi dipendesse dalla condivisione e dall’accettazione della comunità virtuale. I social uniscono, ampliano, aumentano le conoscenze, mettono in contatto mondi diversi eppure, se non stiamo attenti e ci “facciamo usare”, le conseguenze potrebbero essere negative. Si pensa che ci sia un collegamento tra social media e depressione ovvero tra una diminuzione dell’attività sociale e aumento della solitudine: il mondo virtuale diventa la quotidianità che isola e deprime. Gli adolescenti si sentano emotivamente coinvolti dalla foto perfetta, dai post ben scritti, dai “mi piace” per cui diventa una fonte di ansia non ricevere l’approvazione e la condivisione sperata. Ansia che aumenta nel tentativo di raggiungere quella “falsa perfezione” che suscita invidia, di un mondo che lascia volutamente fuori le esperienze più difficili e meno coinvolgenti. È facile per un adolescente convincersi che gli altri sono più felici, più belli, più perfetti, più invidiabili rimanendo coinvolti in un circolo vizioso di ansie paure e isolamento che spesso manda in depressione. Stati di ansia e depressione spesso amplificati da fenomeni di cyberbullismo e altri comportamenti online ai quali spesso i ragazzi non sono preparati a rispondere.

Arma a doppio taglio

Comunicare attraverso i social, per molti giovani, è l’unico modo di relazionarsi con gli altri per cui spesso le amicizie e le relazioni possono soffrire quando i social diventano il centro della vita relazionale di un giovane. Sui social le idee viaggiano veloci, e altrettanto velocemente viaggiano modi diversi di pensare, vivere, rapportarsi con gli altri, viaggiano più velocemente indignazione, denunce, ingiustizie che condivise in un clik possono davvero cambiare e migliorare il mondo per cui i social sono positivi, ma attenzione all’uso che si fa dei social che possono diventare “una trappola virtuale” da cui è difficile liberarsi