Nova students: la prima lista studentesca che si affaccia a tutta l’Italia
Da Milano a Bari passando per Firenze e Roma. Nova students è la prima lista collettiva d’Italia che mette in contatto gli studenti di 36 licei sparsi per la penisola
Gaia Canestri | 13 novembre 2025

Dall’altra parte del telefono oggi ci sono Samuele Mangone e Leonardo Crenna, due studenti del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Milano. Come si crea una lista studentesca diffusa in tutta Italia? Cosa è Nova students? Quali sono i suoi obiettivi? Noi lo abbiamo chiesto proprio ai suoi ideatori.

Come nasce Nova?

Nova nasce a metà dello scorso anno, momento in cui ci siamo resi conto che c’era una problematica che si verificava sistematicamente al momento delle elezioni dei rappresentanti: ogni scuola rimaneva chiusa in sé stessa presentando le proprie liste ma senza prevedere nessuno strumento di comunicazione con le altre scuole. Noi ce ne siamo resi conto perché abbiamo riscontrato una grande difficoltà ad organizzare i tornei studenteschi, proprio per la molteplicità di persone da contattare, come se mancasse una rete comunicativa di fondo, una community di studenti che ci mettesse tutti in contatto, allora abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa per unire le scuole: da qui nasce l’idea di Nova students.

In che modo Nova students crea una community di studenti?

L’obiettivo principale è rendere la comunicazione tra gli studenti facile e veloce, per questo Nova avrà un’applicazione oltre che un sito web, così che tutti gli studenti possano condividere le proprie idee in un contesto in cui sentirsi liberi dal giudizio. I più piccoli potrebbero fare fatica a rivolgersi ai rappresentanti, spesso più grandi, così abbiamo pensato a una piattaforma web che possa raccogliere tutti i progetti di cui i vari rappresentanti possono farsi promotori.

Parlando di cose pratiche, come avete fatto effettivamente a convincere gli studenti delle altre scuole ad aderire al progetto?

All’inizio abbiamo parlato del progetto alle persone a noi più vicine e abbiamo iniziato a delineare i punti cardine di Nova, gli obiettivi di fondo e i principi, poi abbiamo contattato studenti che conoscevamo nelle altre scuole di Milano e che sapevamo avrebbero potuto trovare interessante il progetto. Una volta creata una prima rete di studenti che si sarebbero voluti candidare nelle diverse scuole, nel bel mezzo dell’estate è iniziato il porta a porta tra negozi, ristoranti e altre attività per ottenere delle convenzioni. È stato difficile, ma anche divertente.

Come sono andate le prime elezioni nelle scuole?

Effettivamente il progetto sembra funzionare, per il momento la lista ha ottenuti buoni risultati nella maggioranza delle scuole in cui si è candidata. A Milano ha ottenuto tutti i seggi al Cattaneo e all’Orsoline, e svariati seggi anche negli altri Istituti.

Che risposta avete ricevuto dai professori e dagli altri studenti?

Non tutti i professori all’inizio erano molto entusiasti, si sa, le cose nuove spaventano. Anche da parte degli studenti qualche critica l’abbiamo ricevuta, qualcuno ci ha dato dei “fascisti” pensando che Nova volesse mettere a tacere le alte liste e dare vita a una sorta di monopolio. Altri ancora dei “senza valori” per la nostra scelta di essere apartitici. I nostri valori sono quelli del rispetto, dell’uguaglianza e dell’inclusione, che appartengono a tutti senza senza distinzioni di schieramenti politici; l’obiettivo di Nova è ben lontano dall’imporci come uniche voci nelle scuole, mette invece al centro gli studenti come prima d’ora è stato fatto a fatica. Non ricerchiamo un guadagno economico o personale, ma un guadagno in termini di società: vogliamo una comunità  dove tutti si sentono coinvolti, dove non esiste più quella barriera tra studenti più grandi e più piccoli, dove il meglio di ogni scuola diventa un’ispirazione e un’opportunità anche per le altre.

Tre parole per descrivere la lista?

Connessione, inclusione e comunità.