Alfabetizzazione mediatica: efficace prevenzione dell'ansia da AI generated social media
Quando nel prossimo futuro il web sarà inondato dai contenuti creati dall'IA sarà necessario saperli riconoscere
Alessandra Testori | 20 ottobre 2025

Stando all'ultimo report di Domo intitolato Data Never Sleeps 12.0, ogni minuto vengono caricate complessivamente 500 ore di filmati su Youtube, 16 mila video su TiKTok e oltre 60 mila post su Instagram. Se sembrano cifre immense è bene ricordare che nulla sono rispetto ai numeri che si otterranno nell’era degli AI generated Social media, ossia i contenuti social creati dall'Intelligenza Artificiale. Ma questa rivoluzione non interesserà solo i milioni di nuovi video di gattini: infatti inizieranno a diffondersi anche migliaia di contenuti pseudoinformativi, di notizie relative a mondi che non esistono. In un mondo in cui la metà della popolazione dichiara di informarsi tramite i social media (dati Pew Research).

Questa premonizione è tanto più allarmante quanto più si pensa alle sue conseguenze sulla disinformazione di massa. Già oggi infatti 4 persone su 10 evitano deliberatamente di leggere le notizie, un terzo delle quali per "sovraccarico informativo". Quando domani saranno decuplicate, è probabile che il numero di persone che le eviterà come la peste si sarà altrettanto ingrandito. E il problema è che questi utenti eviteranno tutte le notizie, sia quelle realizzate dall'IA sia quelle scritte dalle poche fonti affidabili rimaste. Se il quadro appena dipinto appare quantomai distopico, non è però probabile che la realtà quotidiana assuma, gradualmente e in silenzio, proprio questa forma. 

Educazione come prevenzione

Per questo è meglio prevenire che curare investendo ora nella propria alfabetizzazione mediatica: apprendere il funzionamento dei media e dell'AI, imparare a discernere i contenuti generati da esseri umani da quelli artificiali e abituarsi a un'opera di sottrazione dei contenuti, informativi e di intrattenimento. Il lavoro di Fondazione Media Literacy è da quasi trent'anni anni quello di educare i giovani alle nuove modalità di comunicazione, trasformando gli studenti di tutta Italia in cittadini digitali consapevoli. Attraverso i corsi della Fondazione sulla media literacy e sull'Intelligenza Artificiale è possibile imparare a conoscere le nuove tecnologie e imparare ad utilizzarle per arricchire la propria esperienza, invece di temere di imbattersi in contenuti falsi o artificiali mentre si naviga nelle vastità della Rete.

In particolare i corsi di Fondazione Media Literacy trovano terreno fertile nelle scuole, sia dalla propettiva di studenti e studentesse che di docenti. Il laboratorio di Podcast per la didattica, ad esempio, nell'ultimo anno ha permesso a decine di scuole secondarie in tutta Italia di avvicinarsi al mezzo di registrazione audio e di apprenderne non solo il funzionamento, ma anche di esercitarsi a livello pratico nel suo utilizzo in supporto della classica lezione frontale. Alcune scuole hanno allestito una postazione radiofonica permanente, nella quale studenti e insegnanti possono ritrovarsi per sperimentare nuove forme di apprendimento e informazione.

I corsi non si limitano a impartire norme e tecniche, ma puntano anche a trasmettere la passione per la ricerca e la diffusione della verità a giovani cittadini digitali che, un domani, sapranno riconoscere e difendersi nella giungla degli AI generated Social media.