“Fare didattica alternativa significa fare un passo indietro, per fare un passo avanti”
La didattica alternativa secondo Rossana Perri, Dirigente Scolastica dell’I- IS Lucrezia della Valle di Cosenza
Redazione | 7 giugno 2025

È spiazzante la risposta di Rossana Perri, Dirigente Scolastica dell’IIS Lucrezia della Valle di Cosenza, che parla di didattica alternativa come di una “possibilità di didattica” da affiancare a quella tradizionale e trasmissiva. “Fare didattica alternativa significa agire e interagire con il contesto; fare didattica attiva, richiamandosi al pragmatismo americano di inizio secolo, basarsi sul gioco e la sperimentazione”. Guardare ai grandi pedagogisti di inizio secolo ma sfruttare la tecnologia innovativa: un dialogo tra passato e presente che non vuole demonizzare la didattica tradizionale, quanto piuttosto la “fissità didattica: pensare che possa esserci un solo modo di fare scuola e non aprirsi alle possibilità e ai contesti”.

In particolare, nell’IIS Lucrezia della Valle di Cosenza, la didattica alternativa si sviluppa lungo due direttrici principali: una basata sull’apprendimento esperienziale e una sull’apprendimento collaborativo. Uno splendido esempio del primo caso è un progetto di riqualificazione urbana che ragazzi e ragazze del liceo artistico stanno avviando per proporre alla città l’inserimento di un’installazione di arte contemporanea all’interno della piazza della città prospiciente la scuola. Banco di prova di costruzione concreta di quanto appreso sui libri, di lavoro di squadra, di impresa “non-simulata” ma reale e integrazione scuola-città-territorio.
Per quanto riguarda la didattica collaborativa, volta a integrare studenti e studentesse con disabilità e disturbi dell’apprendimento, l’obiettivo è quello di incoraggiare l’interazione, sviluppare una responsabilità condivisa e valorizzare la diversità di prospettive. Un esempio è il progetto di presentazione dei siti di interesse storico di Cosenza, che ha permesso a tutti e tutte di collaborare, portando il proprio specifico contributo a un’unica azione di lavoro didattico; anche in questo caso apertura al territorio, integrazione delle competenze, linguaggi inclusivi (tra cui la LIS), valorizzazione delle diverse attitudini, pluralità dialoganti e arricchenti sono i valori aggiunti.