Cottarelli e la provocazione di una scuola superiore unica
L'ex Senatore lancia la sua proposta di unificazione delle scuole superiori italiane
Tommaso Di Pierro | 28 novembre 2023

L'ex Senatore indipendente Carlo Cottarelli, ora direttore del Programma per l’Educazione nelle Scienze economiche e sociali offerto dall’Università Cattolica alle scuole superiori italiane, lancia sulla testata L'Espresso un'osservazione e al contempo una proposta provocatoria, come lui stesso la chiama, riguardante la scuola superiore italiana.

Scuola superiore unica come cura del divario scolastico 

A fronte di un divario scolastico sempre più evidente che vede le famiglie con reddito e grado di istruzione più alto preferire i licei, classici o scientifici che siano, rispetto agli Istituti, soprattutto quelli professionali, dove gli scritti calano ormai da parecchi anni, Cottarelli, anche per salvaguardare quelle materie e quelle conoscenze insegnate negli Istituti tecnici e professionali sempre più richieste dalle nostre imprese e dalla nostra società, propone una scuola superiore unica, una scuola superiore per tutti, con materie condivise (italiano, storia, inglese e così via) ma in cui lo studente possa comunque scegliere tra diversi indirizzi. Anche all’interno di questi indirizzi, però, si potrebbe consentire l’inserimento di materie facoltative. "L’idea principale - scrive Cottarelli - è quella di combattere la tendenza in corso ad avere scuole considerate di serie A e di serie B, tendenza che vedo come un ostacolo al buon funzionamento dell’ascensore sociale, al rendere irrilevante il luogo e la famiglia in cui uno nasce, al premio al merito, all’offrire a ognuno una possibilità nella vita, in base alle proprie capacità".

Una scuola modello made in Usa

La proposta di Cottarrelli, in sostanza, sarebbe di adottare un sistema di istruzione liceale uguale a quello americano dell'High School, dove le materie che si possono frequentare sono in parte obbligatorie e in parte a scelta dello studente, così che quest'ultimo possa creare in autonomia un proprio percorso di studi personalizzato.

Questioni di differenze

Che, nella mente della persone, una differenza tra licei e istituti venga messa in atto e che si tenda a considerare scuole di serie A e di serie B è un fatto purtroppo evidente. Quello che ci si può augurare, e che anche Cottarelli auspica è di: "evitare nel modo più assoluto riforme che accentuino l’attuale crescente differenza tra licei e scuole superiori di altro tipo". Sulla carta e in concreto, il governo guidato da Giorgia Meloni ha ribadito quest'anno l'importante presenza degli istituti tecnici superiori (ITS) e professionali sul territorio nazionale, lanciando al contempo il progetto del liceo del Made in Italy, che potrebbe vedere la luce già a partire dall’anno scolastico 2024/2025.