Roma torna ai giovani
È il mese della Biennale MArteLive: il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa
Redazione | 17 ottobre 2022

Le periferie romane rinascono con la musica e con le performance dal vivo. Dal 15 al 23 ottobre torna la Biennale MArteLive, il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa con oltre 1500 artisti provenienti da tutta Europa. La città torna finalmente a noi giovani: basta eventi incravattati, è l’ora dei liveclub, dei teatri, delle gallerie, ma anche delle piazze, dei muri, dei parchi archeologici e delle ville. Alle forme di spettacolo più tradizionali si affiancano quelle più innovative: teatro, musica, danza, street art, illustrazione digitale, scultura, moda, videoclip: arte a 360 gradi e vicina a tutti.

Tra gli ospiti nazionali e internazionali nomi come Godspeed You! Black Emperor, Ascanio Celestini, The Afghan Whigs, Marlene Kuntz, Management, Natalia Rak, Jorit, Neve, Davide Toffolo, C Duncan, Redi Hasa, Niklas Paschburg, Parra For Cuva, Davide Enia, Studio Murena, Lambert, Mellow Mood, Edda, Gianluca Petrella, Sick Tamburo, Nada, Fabritia D'Intino e Daria Greco, Salvo Lombardo, SpellBound, 72-HOUR POST FIGHT e molti altri ancora.

Nucleo centrale del festival è MArteLive Lo Spettacolo Totale, dal 18 al 20 ottobre. Questo format storico che contraddistingue il festival sin dal 2001, è l’evento multi-disciplinare e multi-artistico che connota a pieno l’universo MArteLive: la simultaneità delle arti e il loro ibridarsi, sovrapponendosi, creano infatti un unico evento sinergico composto da più spettacoli in spazi diversi all’interno della stessa location, che quest’anno per la prima volta sarà il Lanificio di Roma. Altra grande novità di questa edizione è, inoltre, la presenza straordinaria di artisti selezionati in tutta Europa attraverso MArteLive Europe, sostenuto dal programma Europa Creativa della Comunità Europea. Due le anteprime speciali della Biennale: il 3 ottobre il sound unico e indefinibile della band cult canadese dei Godspeed You!Black Emperor che approda all’Atlantico Live, mentre il 10, allo Spazio Rossellini - Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio -, Davide Enia porta in scena il pluripremiato spettacolo L’abisso, che affronta la tragedia degli sbarchi nel Mediterraneo. Il 26 ottobre sarà invece la volta di uno degli eventi finali post-biennale tra i più attesi: una delle due uniche date italiane di The Afghan Whigs (con special guest Ed Harcourt), la strepitosa alternative band statunitense inventrice del soul-grunge. Parallelamente, dal 15 al 23 ottobre la multidisciplinarietà di MArteLive si diffonderà a livello regionale attraverso 13 progetti speciali/festival all’interno del cartellone generale della Biennale; una galassia di eventi off divisi per genere e disciplina artistica, organizzati in collaborazione con numerosi enti e associazioni del Lazio, saranno infatti ospitati in circa 100 location sul territorio.

Non mancheranno i progetti speciali diffusi nello spazio urbano e metropolitano di Roma. Si tratta di veri e propri festival che continuano a vivere anche dopo la Biennale ma che qui sono sinergicamente interconnessi tra di loro. Da MArteLive Europe alla Street Art For Rights, il format ideato da Peppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, con l’intento di riqualificare zone urbane di Roma e del Lazio attraverso progetti culturali aperti e gratuiti e tramite opere murarie dalle tematiche sociali e culturali che possano non solo migliorare l’estetica del territorio, ma anche sensibilizzare la collettività. E poi ancora Corviale Vertical Dance, una serie di spettacoli di danza verticale sulle pareti del “Serpentone” di Corviale, con diverse compagnie provenienti da ogni parte d’Italia ed Europa; Art has no bars / L’Arte non ha sbarre, laboratori, spettacoli e opere di street art nel carcere di Rebibbia, a sottolineare come nessuna sbarra possa mai fermare la forza dell’ingegno di una creazione artistica. Il progetto, in collaborazione con l’Ass. LiberaMente, e con gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud, ha avuto il suo primo capitolo con i corsi di pittura alle donne della Casa Circondariale di Rebibbia, dalla cui creatività e dialogo è nata l’idea dell’opera finale, che sarà espressa all’esterno dall’artista Jorit al Quarticciolo, dedicata alla memoria dell’attivista brasiliana Marielle Franco e tanti altri.