Greta Thunberg arrestata, protestava pro Gaza
L’attivista è stata fermata insieme ad altri studenti a Copenaghen nel corso di una manifestazione a favore dei palestinesi
Redazione | 4 September 2024

Greta Thunberg viene fermata dalla polizia. La colpa? Aver protestato, insieme ad altri giovani, a favore della Palestina all’interno dell’Università di Copenaghen

L’attivista per l’ambiente svedese è nelle prime pagine dei giornali in seguito a una protesta. Non per motivi legati alla sostenibilità e il cambiamento climatico, ma per un’altra battaglia che sta a cuore alla giovane 21enne: fermare la guerra in Medio Oriente e sostenere i diritti dei palestinesi, in particolare esprimere un pensiero di solidarietà e vicinanza nei confronti di tutti quei bambini e famiglie uccise dagli israeliani negli ultimi mesi.

La giovane già a ottobre scorso era finita al centro delle discussioni dopo aver pubblicato, sui suoi profili social, la scritta “Stay with Gaza”. Un post che aveva scatenato la reazione da parte del Ministero dell’Istruzione Israeliana che aveva impedito alla ragazza di accedere alle scuole e istituti di formazioni israeliani accusandola di “non essere più idonea, avendo esposto un giudizio unilaterale e incoerente”. A fare da cassa di risonanza fu anche il Jerusalem Post che accusò Thunberg di poter influenzare, dato il suo potere e carisma mediatico e fra le giovani generazioni, gli studenti. 

Greta spiegò poi in un lungo articolo pubblicato sul Guardian il motivo della sua presa di posizione pro Palestina sottolineando come chi lotta per la natura e per il rispetto di essa e dei suoi viventi non possa non essere anche pro pace e non inorridire di fronte alle uccisioni e violenze dovute dal conflitto fra Israele e Palestina: “La lotta per la giustizia climatica in sostanza nasce dall'interessamento per le persone e i loro diritti umani. Questo significa farsi sentire quando le persone soffrono, quando sono costrette a scappare dalle loro case o sono uccise, a prescindere dalla causa. Questo è lo stesso motivo per cui abbiamo sempre scioperato in solidarietà con i gruppi emarginati, compresi quelli di Lapponia, Kurdistan, Ucraina e molti altri posti, e con le loro battaglie per avere giustizia contro l'imperialismo e l'oppressione. La nostra solidarietà nei confronti dei palestinesi non è diversa e ci rifiutiamo di permettere che l'attenzione dell'opinione pubblica si allontani dalle atroci sofferenze umane che stanno vivendo al momento i palestinesi”. 

Oggi il suo nome torna associato alla lotta per i diritti degli abitanti di Gaza. La giovane, insieme agli studenti dell’Università di Copenaghen, stava portando avanti una protesta all’interno dell’Ateneo per chiedere la fine della cooperazione con le università israeliane. Secondo quanto riferito, tramite un video pubblicato su Instagram dalla stessa Greta, la polizia avrebbe fatto irruzione all’interno dell’ufficio amministrativo universitario (dove si trovavano i ragazzi in protesta) in tenuta anti sommossa e iniziando a sfollare le persone presenti. La protesta sembrava essere non autorizzata. Alcuni dei ragazzi fermati verranno ascoltati dalle forze dell’ordine danesi.