Words of Europe: Esiste la partecipazione democratica?
Continuiamo a seguire il viaggio di Words of Europe, giunto al quarto capitolo del proprio percorso: proseguono i percorsi partecipativi che si intrecciano per affrontare le sfide dell’oggi e costruire insieme l’Europa che vogliamo
Redazione | 5 novembre 2023

Words of Europe, progetto sostenuto dalla Commissione Europea tramite il programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values), prosegue la quarta delle dieci fasi previste nel corso dei due anni di percorso: dopo la definizione delle Words of Europe, le parole d’Europa, attraverso incontri, dibattiti e brainstorming a cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, si è aperta prima una fase che ha visto i cittadini protagonisti di panel volti ad analizzare le parole chiave emerse all’interno degli incontri e, in seguito, una serie di workshop sull’Unione Europea – in cui si è parlato di storia, istituzioni, organismi, protagonisti e interpretazioni. A Torino, lo scorso 14 settembre, si è tenuto il terzo evento organizzato da Altera per il Work Package 4 – ovvero la fase caratterizzata dagli incontri sui processi, le forme e le tecniche di partecipazione democratica in Europa – presso la sede di Arci Servizio Civile Piemonte in via Maria Ausiliatrice 45. Dopo una breve descrizione del progetto, i partecipanti sono stati subito coinvolti in un’attività interattiva suggerita da Compass.

Il Compass è una risorsa indispensabile per chi lavora nella formazione dei diritti umani: è un manuale pubblicato per la prima volta nel 2002 nell’ambito del programma di educazione ai diritti umani della Direzione Gioventù e Sport del Consiglio d’Europa. L’educazione ai diritti umani – intesa come una serie di attività e programmi che promuovono l’uguaglianza della dignità umana – era e continua ad essere di valore incalcolabile nel definire la dimensione della cittadinanza democratica per tutti i giovani e nella promozione di una cultura universale dei diritti umani.

L’evento torinese ha visto i partecipanti divisi in diversi gruppi, ognuno dei quali rappresentava un "attore di una società democratica ideale". I quattro attori chiave erano le Organizzazioni Non Governative (ONG), il governo, i media e i cittadini stessi. Ognuno di questi gruppi ha avuto il compito di negoziare e costruire relazioni con gli altri attori, alla ricerca di un terreno comune e soluzioni innovative per le sfide che affronta la società.

Questo approccio è stato fondamentale per stimolare una discussione inclusiva e costruttiva. Troppo spesso, il dialogo democratico si basa su confronti rigidi tra parti, spesso portando a impasse e divisioni. Si è dunque evidenziato come sia necessario adottare un approccio più collaborativo, mirando a unire gli attori democratici invece di dividerli.

Alla fine della sessione di negoziazione, un esperto di democrazia e partecipazione ha tenuto una spiegazione teorica che ha dato maggiore profondità al dibattito. Ha illustrato le diverse forme di partecipazione democratica, offrendo un contesto teorico alle discussioni pratiche che si erano svolte durante l'evento. Questo collegamento tra teoria e pratica è stato cruciale per aiutare i partecipanti a comprendere meglio il signif icato e l'importanza della partecipazione democratica nella società contemporanea.

Un aspetto chiave dell'innovazione democratica è la volontà di adattarsi e sperimentare nuovi modi di coinvolgere i cittadini. Words of Europe continua a dimostrare che esistono molte strade diverse che possono portare a una democrazia più robusta e partecipativa. In un'epoca in cui la politica e la società sono polarizzate e divisive, eventi come questo offrono uno spazio prezioso per esplorare, condividere e costruire il futuro della democrazia: quello di Torino è stato un momento importante di riflessione, con l’obiettivo di confrontarsi sul futuro dell’Europa e un'opportunità per consolidare la visione del futuro attraverso le parole, le narrazioni, gli immaginari e i desideri dei cittadini.