Caro affitti, ANDISU dalla parte degli studenti
Sul tema del caro affitti in Italia, in seguito alla protesta sollevata dagli studenti universitari, è intervenuto il Presidente Alessio Pontillo
Redazione | 6 giugno 2023

ANDISU e tutti gli enti del dsu si impegnano quotidianamente proprio per fronteggiare le difficoltà dovute al caro vita: sempre più giovani, soprattutto nelle grandi città, hanno difficoltà a sostenere i costi dell’affitto o di un mutuo e questo spesso incide sull’abbandono scolastico e sull’interruzione del percorso di studi.

Come ente che salvaguarda il diritto allo studio, ANDISU negli anni ha avuto sempre, come obiettivo primario, quello di invertire la tendenza negativa offrendo un supporto concreto tramite l’erogazione delle borse di studio e mettendo a disposizione sempre più posti letto per gli aventi diritto.

In merito alla protesta sollevata fuori dalle Università da alcuni giovani, il Dottor Pontillo ha spiegato: “L'ANDISU non può intervenire direttamente sul libero mercato per contrastare il caro affitti, tuttavia sta svolgendo un'azione di coordinamento e impulso, con tutti gli Organismi per il Diritto allo Studio aderenti sul territorio italiano, per realizzare in tutto il nostro Paese quelle buone pratiche, attive finora solo localmente (anche per questioni di budget), che hanno dato ottimi risultati per tutelare il diritto all’abitare degli studenti universitari. Tali azioni sono molto apprezzate dalla popolazione studentesca e l’ANDISU è pronta a metterle a disposizione del Ministero e delle Regioni che sono, ai sensi della normativa vigente, i soggetti che finanziano i servizi per il Diritto allo Studio nel nostro Paese”.

Aumentare i posti letto ha significato quindi instaurare una conversazione costante, negli anni, con gli enti territoriali e amministrativi, adottando strategie di collaborazione volte a trovare ulteriori e alternative soluzioni.

 

Aumento dei posti letto

Un lavoro di rete nel quale resta imprescindibile il lavoro del Ministero: “Nell’intenso lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni, l’ANDISU si è fortemente impegnata, ottenendo risposte positive dal Ministero competente, per aumentare la quota riservata agli alloggi pubblici per studenti a basso reddito. L’associazione ritiene importante rafforzare la destinazione degli alloggi realizzati con il PNRR agli Organismi che svolgono servizi pubblici per la tutela del Diritto allo Studio. Riteniamo quindi fondamentale aumentare ulteriormente la riserva per gli studenti a basso reddito di tali nuovi posti alloggio che saranno realizzati”.

Collaborazione che ha portato già un esito positivo in termini di posti letto, nonostante la pandemia, grazie anche al dialogo costante instaurato con la comunità studentesca al fine di comprendere e calibrare le reale ed effettive esigenze: “Il lavoro svolto dall’ANDISU, in particolare con il MUR, ha inoltre contribuito alla realizzazione dei primi 7.500 alloggi finanziati con il PNRR, parte dei quali riservati agli studenti degli Organismi per il Diritto allo Studio”.

Tempistiche europee per il PNRR

Il PNRR in questo contesto può rappresentare un importante e ulteriore contributo, ma allo stesso tempo detta dei tempi e modalità precise. Pontillo ha infatti spiegato: “C’è un dato di cui non si può non tenere conto: la necessità di attribuire le risorse con tempistiche "europee" impone l’individuazione di nuove modalità per arrivare al risultato, valorizzando sempre, e al massimo possibile, i posti alloggio pubblici riservati per gli studenti con minori possibilità economiche e meritevoli, cui gli Organismi per il Diritto allo Studio si rivolgono in attuazione del principio fondamentale espresso dall’art. 3 della nostra Costituzione e del più specifico art. 34”.

 

Alloggi aggiuntivi, la soluzione? I beni confiscati alla criminalità

L’iniziativa è quella di continuare il percorso già avviato e intraprendere una collaborazione e un dialogo costruttivo valutando una soluzione aggiuntiva: gli immobili sequestrati alla criminalità: “Auspichiamo, inoltre, che si avvii un’efficace azione coordinata, con Ministero, Regioni, Agenzia del Demanio e Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’obiettivo è anche quello di destinare all'utilizzo pubblico di residenzialità studentesca universitaria tutti quegli immobili confiscati disponibili sul territorio nazionale e che, con anche un forte valore simbolico ed educativo, possono essere convertiti in studentati grazie all'utilizzo delle risorse già disponibili del PNRR”.

Con queste misure e gli obiettivi fissati. tutto il mondo del dsu dimostra di essere concretamente vicino agli studenti. Come ribadito da Pontillo: “Ormai è improrogabile aumentare l’impegno finanziario per realizzare una quantità maggiore di servizi pubblici per gli studenti universitari che, manifestando pacificamente in questi giorni, pongono temi importanti, che vanno ben oltre le questioni proprie del Diritto allo Studio e che riguardano principalmente il volto, la vivibilità e la sostenibilità complessiva dell’organizzazione sociale delle nostre città nel prossimo futuro”.