Ma l'Europa ci aiuta davvero?
Andiamo in ordine alfabetico
Alex Lung | 5 ottobre 2022

"L'Unione Europea non ci aiuta", "All'Europa diamo senza ricevere nulla in cambio", "L'Europa è una fregatura". Quante volte sarà capitato di sentire frasi del genere, figlie di quella profonda sfiducia verso le istituzioni e la politica che caratterizza la nostra società? Possiamo però dire di sapere realmente come funziona l'Unione Europea e come lavori per noi? Purtroppo, l'assenza di un programma chiaro e condiviso di educazione civica nelle scuole italiane impedisce di avere una panoramica corretta di quelle che sono le istituzioni europee, rendendoci vittima di populismo e disinformazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’alfabeto!

A come... aiutare

Uno dei principali strumenti di intervento della UE è la Politica di Coesione Europea, che si pone l'obiettivo di diminuire le differenze sociali ed economiche tra i cittadini comunitari, e i divari tra i diversi territori dell'Unione. Quest'ultima è infatti composta da ben ventisette paesi molto differenti tra loro: ad esempio, la PIL pro-capite in Lussemburgo era pari a più di 115 mila euro nel 2018, mentre in Bulgaria era di appena 9 mila. Essere europei significa anche avere le stesse opportunità, indipendentemente dallo Stato di provenienza, o dal proprio background socio-economico-culturale.ù

F come... fondo sociale

Il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) si occupa nel pratico di finanziare progetti relativi alla scuola, alla formazione, al mondo del lavoro e all'inclusione sociale. Si tratta di fondi riservati soprattutto ai più bisognosi, ovvero i giovani e le persone provenienti da ambienti poveri. Degli 87 miliardi di euro del Fondo Sociale 2021-2027, ben 15 sono riservati all'Italia.

N come... next generation

L'Unione Europea sa bene che i più colpiti dagli effetti socioeconomici della pandemia sono i ragazzi delle nuove generazioni. Pertanto ha messo in campo il Next Generation EU, un piano straordinario di 807 miliardi utili a sostenere riforme che rendano i paesi membri più green e digitali, nonché resilienti alla crisi post-pandemica. Ogni Stato decide singolarmente come spendere la quota che gli spetta. Parte dei finanziamenti integrerà anche il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

P come... PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il progetto redatto dal governo italiano per spendere i 191 miliardi di euro che Next Generation EU ci ha assegnato. Si punterà su competitività, cultura, digitalizzazione, inclusione sociale, infrastrutture, innovazione, transizione ecologica, salute e scuola. Il governo ha deciso di aggiungere qualcosa dalle proprie casse, facendo salire il valore del PNRR a ben 222 miliardi.

S come... sviluppo nazionale e regionale

PON è un termine che abbiamo imparato a conoscere a scuola. Ma che significa esattamente? Innanzitutto, non riguarda solo l'istruzione. I Programmi Operativi Nazionali prevedono il modo in cui uno Stato membro utilizzerà i fondi mandati dall'Europa. E infatti, l'Italia ha stanziato ben 3 miliardi di euro in progetti scolastici tra il 2014 e il 2020. Ma l'UE non sostiene solo gli Stati, ma anche le singole regioni e province tramite i POR (Programmi Operativi Regionali).

T come... ti devo credere?

No, perché i dati parlano da soli. Sul sito di OpenCoesione possiamo monitorare tutti i progetti finanziati dall'Unione Europea con la Politica di Coesione... che sono ben 1.693.868 (per ora)! Solo nella Valle d'Aosta sono stati attivati 6.111 interventi... e stiamo parlando della più piccola regione del paese!

Z come... zelante

Possiamo quindi affermare che sì, l'Unione Europea ci aiuta davvero. Non è semplice fidarsi delle istituzioni quando spesso la politica tradisce se stessa, diventa corrotta, e si allontana dai cittadini. Ma non bisogna partire prevenuti. Per diventare adulti e cittadini consapevoli, è fondamentale informarsi, partecipare attivamente alla vita politica e al dibattito pubblico, nonché monitorare le istituzioni e i nostri rappresentanti. Un occhio zelante sulla società è l'unico modo per poterne fare realmente parte, godendone i frutti.