Dopo la pandemia la guerra
Abbiamo chiesto ai nostri coetanei come stanno vivendo questo periodo storico così delicato
Frida Antinori e Emma Luverà | 5 giugno 2022

Prima il Covid poi la guerra in Europa. Prima una pandemia mondiale che mette in pausa il mondo, fa chiudere cinema, teatri, scuole e uffici; poi l’aggressione russa all’Ucraina lo scorso 24 febbraio, proprio quando eravamo usciti dall’emergenza e sembrava che ci si stesse rimettendo in cammino verso la normalità. Duri colpi per tutti, ancor più per noi giovani nel pieno dell’adolescenza. Vediamo crescere ansia e preoccupazione, abbiamo nuove paure vedendo i nostri coetanei fuggire dalle case, abbondare padri, fratelli o anche l’intera famiglia. Davanti al Covid abbiamo dato prova di saperci comportale con responsabilità e ora preferiamo rimanere fuori dalle diatribe pro-Nato e contro-Nato che affollano i discorsi degli adulti e i salotti televisivi. La viviamo con sofferenza intima e personale. Abbiamo chiesto ai nostri coetanei come stanno cercando di affrontare questo momento storico così delicato.

Ansia

“Non riesco a vivere con speranza e serenità: subito dopo la pandemia, che è stato un evento catastrofico, già sta cominciando qualcosa di ancora peggio. La mia maggiore preoccupazione è che da un momento all’altro, quando meno ce l’aspettiamo, ci ritroveremo sotto un cielo scuro che non sarà effetto della pioggia” ci racconta Lavina, 17 anni.

“Cerco di vivere giorno per giorno essendo grato dei privilegi che ho – è la posizione di Sirio, 19 anni. “Ciò che mi preoccupa di più sono gli effetti a lungo termine di questa guerra: la ricostruzione di un paese distrutto, come cambieranno gli equilibri internazionali e quali saranno le conseguenze che subirà il popolo russo e ucraino”.

“Essendo una guerra che si sta combattendo in Europa, la mia paura più grande è il fatto che si possa protrarre e peggiorare” ci dice Ludovica, 16 anni.

La pensa allo stesso modo Julia: “Ogni giorno ho paura che possa diventare così anche per il resto dell’Europa, o del mondo”.

 

Incertezza

L’incertezza è il sentimento che predomina anche in Francesca: “Anche se non siamo usciti del tutto da questa pandemia, si stava iniziando a prospettare un grande miglioramento per tutti e con lo scoppio di questa guerra sono crollate tutte quelle certezze che ci stavano facendo sperare in un mondo migliore”.

“Con la pandemia stavamo finalmente vedendo tutti, in particolare noi giovani, una luce in fondo al tunnel, ma la nostra speranza si è spenta con l’annuncio della guerra in Ucraina. Ciò che mi preoccupa maggiormente è di non poter vivere il futuro che ho sempre desiderato: raggiungere i miei obbiettivi e realizzare i miei sogni” ci confessa la sedicenne Giulia.

Vergogna

“Io trovo veramente vergognoso il fatto che ci si trovi nel 2022 ad assistere ad un scempio dettato da smania di potere. Mi delude il fatto che in milioni di anni abbiamo ancora il bisogno di fare guerra” ha dichiarato Cristiano, di 17 anni.

“Mi fa impressione vedere come anche i mezzi utilizzati siano, per lo più, gli stesse della Seconda Guerra Mondiale. Mi preoccupa il futuro della mia generazione, non ne vedo uno. Sicuramente la preoccupazione è tanta, spero si possa trovare una soluzione presto” è il pensiero di Michela.

La pensa allo stesso modo Martina: “Sicuramente dopo il lungo periodo di pandemia, che ci ha portati a stare chiusi in casa per molto tempo e a non avere contatti con le altre persone, la notizia della guerra è un’ulteriore tragedia. In particolare le mie maggiori preoccupazioni sono per gli sfollati ucraini, costretti ancora una volta, dopo la pandemia, a dover trovare un nuovo equilibrio”.