Ucraina, la guerra dell'informazione prova a salvare gli Usa
Ma siamo sicuri che la Nato sia "il buono" della situazione?
Alessandro Selleri Bulgarelli | 3 maggio 2022

“Sono andato in Europa con un messaggio chiaro: dobbiamo impegnarci ora a portare avanti una lotta per la democrazia nel lungo termine”, così recita il tweet del numero uno della Casa Bianca Joe Biden, nel quale allega frammenti del suo discorso, tenutosi a Varsavia, dove sostiene: “Siamo con il popolo ucraino e continueremo a garantire che la Russia paghi un prezzo severo per la guerra che ha scelto”, ma chi ha veramente scelto questa guerra? È proprio vero che la Nato non ha alcuna responsabilità?

È ancora Guerra Fredda


Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, le macropotenze (in altro modo definibili come dei veri e propri “imperi”, sia economici che militari) che fanno il bello ed il cattivo tempo dell’intero pianeta sono due: l’America e la Russia. Non c’è quindi da meravigliarsi se durante i 77 anni che sono corsi dalla fine del secondo conflitto mondiale fino ai giorni nostri queste due grandi nazioni si sono sempre rivaleggiate, passando dalla corsa allo spazio, fino ad arrivare a veri e propri conflitti, come la Guerra Fredda.
Come sempre, le vere vittime non sono mai gli artefici di un conflitto: l’Europa infatti è stato un fattore determinante all’interno dei “battibecchi” tra le più grandi, ne sono un esempio il muro di Berlino (che ha diviso e spartito la capitale tedesca e l’Europa intera) o l’attuale guerra in Ucraina. Con la continua annessione di stati all’interno della NATO, che avvicinavano l’esercito americano sempre più al confine russo (ricordiamo che in tutti gli stati NATO sono presenti basi militari americane), la tensione ed il clima di conflitto aumentavano man mano che il tempo passava, lo stesso Joe Biden al Consiglio Atlantico del 1997 ha confermato la sua preoccupazione, annunciando: “L’espansione NATO agli Stati Baltici provocherebbe una risposta ostile di Mosca”. Preoccupazioni che si sono concretizzate qualche mese fa con la nascita dell'attuale conflitto. Non suoni come una giustificazione a Mosca: la guerra di Putin resta un atto criminale da condannare senza se e senza ma, ma sarebbe giusto guardare alle colpe di tutti gli attori in scena.

Guerra di informazione

 Eppure, nei principali organi di informazione, la lettura è sempre e soltanto una: gli Usa sono buoni e la Russia è cattiva. e che ha dimostrato ancora una volta che l’America ha in mano anche le informazioni dei paesi affiliati alla sua organizzazione “difensiva”. Raramente si parla del venir meno degli accordi di Minsk contro le minoranze russofone e della presenza statunitense nella politica ucraina. Facile bollare tutte le notizie come fake news senza neanche preoccuparsi di provarle: una sana e corretta informazione diffida sempre delle soluzioni semplicistiche. Dare la colpa a Putin e esaltare Biden alla stregua di un santo non è forse troppo facile?