Mai più zitti e buoni!
Giovani e politica, Roma un esempio virtuoso di esperienze giovanili che partecipano attivamente alla vita pubblica della città per dare voce alla Generazione Z
Roberta Persichino | 27 settembre 2021

Il 2021 è stato sicuramente l’anno della ripartenza ma soprattutto è stato l’anno delle grandi vittorie italiane. I Måneskin con il trionfo agli EuroVision e la nazionale di calcio italiana agli Europei hanno fatto tornare a sperare, sognare e festeggiare con i loro 20 anni, o poco più. È la Generazione Z che sempre più fa sentire la sua voce, non solo nella musica e nello sport, ma anche in altri settori come la politica. Il nostro Paese, vuoi per tradizione vuoi per esigenza, è ricco di gruppi giovanili che si impegnano attivamente nella politica, per dare voce ad una generazione che sempre più è oggetto di dibattito politico in questo particolare periodo storico.

La voce di Zingaretti

Roma, in maniera particolare, è una di quelle città dove l’impegno giovanile sembra essere vivace, tanto che il Presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato alla nostra redazione: “A Roma c’è un pullulare di esperienze giovanili straordinario, vivace, molto differente. È una grande ricchezza della città. È vero che conta poco perché è molto parcellizzato ed è legato a esperienze individuali e locali. Ma devono avere un ruolo ben definito”.

Giovani emergenti

In vista delle elezioni comunali in diverse città italiane, tra cui Roma, la nostra generazione chiede una città, una capitale, a misura di giovani. “Abbiamo vinto gli europei con una squadra di giovani, i Måneskin hanno vinto gli Eurovision a 20 anni. La stessa cosa vale per la politica: i giovani hanno voglia di fare e quest’anno ancor di più abbiamo il desiderio di riscattarci e di far brillare l’Italia”. Ha dichiarato con entusiasmo ai microfoni di Zai Time, Giovanni Crisanti, candidato più giovane della lista del Pd per le amministrative di Roma, oltre che scrittore del libro Battiti, l’armonia del cambiamento e fondatore de L’asSociata di Roma. “Dobbiamo solo avere il coraggio di affermarci - ha ribadito - e chiedere spazi concreti per cambiare le cose in prima persona. L’attivismo individuale può cambiare qualcosa ma non tutto. Servono gli spazi istituzionali”. La voce dei giovani in vista di queste elezioni è ancora più forte. Tra proposte concrete e iniziative, rivendichiamo le nostre capacità di poter portare dei cambiamenti reali alle nostre città. “Negli anni passati i partiti sono stati poco capaci di coinvolgere i ragazzi e forse la situazione attuale dipende anche da questo - ha dichiarato Simone Leoni, coordinatore movimento giovanile regionale Forza Italia, candidato all’assemblea capitolina - Nello scenario politico per troppo tempo i giovani sono stati utilizzati come mascotte. C’è un problema di ricambio generazionale ma vogliamo andare avanti non in quanto giovani ma in quanto capaci".

Politiche (veramente) giovanili

Attivismo, partecipazione e desiderio di far brillare un Paese che molto spesso non è riuscito a darci le opportunità di cui avevamo diritto. Queste sono le parole chiave di una generazione che ha dovuto fermarsi per oltre un anno a causa della pandemia e una generazione che ora più che mai ha bisogno di incontrarsi, condividere e partecipare attivamente alla trasformazione del nostro Paese. Come propone Lorenzo Sciarretta, Delegato del Presidente alle Politiche Giovanili presso Regione Lazio: “In Regione stiamo creando una struttura che possa restare giovane anche in futuro. Per me è un onore e un onere. Mancanza cronica di politiche giovanili a Roma: ci sono tantissimi centri anziani ma non ci sono tanti centri giovani”. L’impegno dei giovani in politica c’è e si sente. Tra volontariato, associazionismo e diretta partecipazione nei partiti, la Generazione Z non è spenta e rassegnata, ha voglia di cambiare un presente che gli appartiene, per un futuro migliore.