Jordan Jeffrey Baby e Traffik condannati alla reclusione, la motivazione è ‘’odio razziale”
Redazione | 5 agosto 2023

Trapper Jordan Jeffrey Baby e Traffik condannati per rapina con odio razziale. Pene di 4 anni e 4 mesi per Baby, 5 anni e 4 mesi per Traffik, e risarcimento danni di diecimila euro.

Jordan Jeffrey Baby e Traffik sono stati condannati rispettivamente a quattro anni e quattro mesi e cinque anni e quattro mesi di reclusione per una rapina ai danni di un operaio di origine nigeriana. La giudice del tribunale di Monza, Angela Colella, ha ritenuto che il movente dell’aggressione sia stato l’odio razziale, aggravando così la posizione dei due trapper. Il fatto che il video dell’aggressione sia stato pubblicato su YouTube ha reso ancora più evidente l’aggravante. Oltre alla pena detentiva, è stato stabilito un risarcimento danni di diecimila euro.





L’episodio risale ad un anno fa, quando i due trapper erano stati arrestati dai carabinieri di Vimercate per una rapina commessa nella stazione di Carnate ai danni di un uomo di 42 anni. Oggi, lunedì 31 luglio, sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza emessa lo scorso aprile.

Secondo quanto dichiarato dalla giudice Colella, i due trapper avrebbero “intimidito e umiliato” l’operaio nigeriano solamente “perché nero”. L’aggravante dell’odio razziale è stato riconosciuto sulla base di una prova chiave: la pubblicazione del video dell’aggressione su YouTube. Nelle immagini, è possibile vedere la vittima “impietrita per il lancio della propria bicicletta sui binari”, e questo dettaglio ha reso ancora più evidente la sussistenza dell’odio razziale nell’aggressione.





La condanna dei due trapper è particolarmente significativa anche per il loro status di personaggi noti sul web, poiché la giudice ha ritenuto che la loro condotta potesse essere facilmente imitata dai giovani seguaci. Questo potrebbe potenzialmente generare un sentimento di odio verso individui di diversa origine etnica.

Jordan Jeffrey Baby dovrà scontare quattro anni e quattro mesi di reclusione, mentre Traffik affronterà una pena di cinque anni e quattro mesi di reclusione. Inoltre, è stato stabilito un risarcimento danni di diecimila euro per l’operaio nigeriano vittima dell’aggressione. L’anno scorso, un lettore della Sardegna aveva regalato all’uomo una bicicletta nuova, come documentato da fanpage.

Questa sentenza rappresenta un importante messaggio contro l’odio razziale e l’intolleranza, evidenziando la responsabilità di personaggi pubblici nel promuovere comportamenti negativi e discriminatori. Il caso di Jordan Jeffrey Baby e Traffik serve come monito e richiamo alla responsabilità sociale di coloro che hanno una presenza significativa nel mondo digitale e della musica, poiché le loro azioni possono avere conseguenze gravi sulla società.