Premio Innovatori Responsabili 2022: i ragazzi ripartono dalla sostenibilità
Il progetto Hack Green Innovation sul podio nella categoria “conoscenza e saperi”. Il Prof. Aloia: “Opportunità di crescita e lavoro per i ragazzi”
Redazione | 12 gennaio 2023

Imprenditoria e sostenibilità, due parole che devono andare di pari passo per uno sviluppo partecipato, innovativo e futuro. 

Grazie a questi obiettivi il progetto Hack Green Innovation, guidato dal Professor Luigi Aloia, ha vinto il Premio Innovatori Responsabili 2022 per la categoria “conoscenza e saperi” in Emilia Romagna. 

La particolarità? I partecipanti al progetto erano tutti ragazzi di 17 e 18 anni che, attraverso un hackaton, si sono sfidati in squadre per trovare e proporre soluzioni alternative, innovative e sostenibili. 

Il Professor Luigi Aloia, coordinatore delle attività, è stato eletto Top Ten Teacher of the Year nel 2019 e Junior Achievement Italia Top Ten Teacher of the Year nel 2020. 

“Premio vinto per dedizione? Non solo, la mia la definisco una vera e propria “chiamata”. Il mio segreto? Cercare sempre nuove idee per realizzare mini imprese con i miei studenti. Grazie anche alla collaborazione dei miei ragazzi i risultati arrivano”. 

 

I ragazzi divisi in squadre per proporre soluzioni innovative

 

Su come è nato e si è sviluppato il progetto e su cosa ha contribuito alla vittoria, il Prof. Aloia ha spiegato: “Avevo assistito a un hackaton tempo fa e per me era un pallino: volevo organizzarlo per le scuole superiori e abbiamo messo insieme 48 studenti di indirizzi differenti realizzando 8 squadre. Ci siamo incontrati alla Maggioli Accademy dove alcune aziende hanno lanciato due sfide e i ragazzi hanno lavorato tutta la giornata fino a sera per presentare la loro attività di fronte alla giuria”. 

 

Prof.Aloia: "Gli studenti hanno bisogno di vivere anche al di fuori della scuola"

Un progetto che ha coinvolto direttamente gli studenti e ha permesso loro di toccare con mano il mondo dell’imprenditoria diventando quindi un’esperienza formativa per gli studenti:“I ragazzi non vedono l’ora di partecipare al prossimo hackaton. Grande soddisfazione non solo per il premio in se, ma perchè è stata un’occasione per stare insieme e i ragazzi si sono confrontati su innovazione e tecnologia. I progetti sono stati portati avanti anche grazie ai mentor dell’Università di Rimini. Noi riproporremo la seconda edizione e il progetto, il prossimo anno, durerà h24. Iniziative da portare avanti per cambiare la scuola. I ragazzi hanno bisogno di vivere in ambienti innovativi e al di fuori della scuola”.  Un premio che ha visto la partecipazione di più realtà: “Il Premio Innovatori Responsabili è un riconoscimento regionale che viene dato per l’innovazione e per valorizzare le esperienze più significative. Abbiamo ottenuto il premio per la collaborazione fra aziende, istituzioni e scuole e per messo in campo un progetto dove eravamo tutti uguali e collaborativi. I ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere e confrontarsi con responsabili aziendali e si sono sentiti valorizzati”.

Opportunità di futuri stage

I partecipanti al progetto hanno 17 e 18 anni e frequentano il quarto anno di liceo. Una scelta non casuale come spiegato dal Prof. Aloia: “Abbiamo coinvolto i ragazzi di questa fascia d’età per fargli instaurare un rapporto di lavoro con la possibilità di avere futuri stage nelle aziende coinvolte. L’obiettivo è di far conoscere alle aziende i nostri ragazzi e permettere loro di entrare in un contesto di lavoro e viverlo a 360°. Nella seconda edizione chi vincerà potrà visitare delle aziende europee che si distinguono per essere green”. Ragazzi ambiziosi, che hanno voglia di lavorare, di sperimentare e di entrare a contatto con il mondo dell’azienda: “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai nostri ragazzi e dalla loro voglia di lavorare- ha concluso Aloia- All’inizio alcuni erano dubbiosi sul partecipare o meno e invece alla fine del progetto non vedevano l’ora di replicarlo. No lezioni nozionistiche, ma lavorare praticamente a stretto contatto con le aziende è quello che serve ai ragazzi e che li aiuta a imparare attivamente”.