– Signore e signori, salve! Vi ringraziamo di aver cliccato su di noi!
– Carpe diem, come ci insegna il Piccolo Principe.
– Chiudete gli occhi, aprite l'immaginazione e calatevi in questo fantastico viaggio: buon ascolto e divertitevi!
– Il Piccolo Principe narra dell'incontro tra un aviatore – intrappolato nel deserto del Sahara a causa di un guasto al suo aereo – e il Piccolo Principe, appunto, un bambino proveniente da un remoto e minuscolo pianeta, l'asteroide B 612; questi racconta all’aviatore dei vari personaggi che ha incontrato durante il suo lungo viaggio: tra questi una volpe, che egli addomestica con affetto apprendendo così il segreto dell’amicizia. L’ultima tappa del suo percorso lo conduce sulla Terra, dove si imbatterà in un serpente, simbolo della morte: per il Piccolo Principe è l’unico strumento per liberarsi del suo corpo, troppo pesante per poter tornare al suo pianeta. Così, durante la notte, il Piccolo Principe cade a terra e al mattino seguente scompare senza lasciar traccia.
– Conoscete delle curiosità sull'autore?
– Ma chi, Antoine de Saint-Exupéry?
– Sì, lui. Io sapevo che era francese...
– Esatto. E per di più ha pure effettuato servizio militare in Francia.
– Sì, è vero, sapevo che era un pilota.
– Esattamente! Non a caso prima del Piccolo Principe era noto per i suoi racconti sui primi voli aerei, come per esempio Voli di notte, Terra degli uomini e L'aviatore.
– Addirittura sapevo che durante un suo volo di ricognizione sul finire della guerra, scomparve per molto tempo.
– Ah, interessante. E come è finita?
– Hanno ritrovato il relitto del suo veicolo soltanto nel 2004, sulla costa marsigliese.
– È stato accertato che ad abbatterlo fu un caccia tedesco.
– Wow, che storia triste! Ma si sa la data della morte?
– No, ma sappiamo che non ha fatto più ritorno dal 31 luglio del '44.
– Ah, ho capito.
– Comunque non trovate assurdo il parallelismo tra l'autore e il protagonista dell'opera?
– Che parallelismo, scusa?
– Beh, è bizzarro pensare come entrambi siano coinvolti in un incidente aereo, solo che per uno è la fine di tutto e per l'altro l'inizio di un'avventura.
– Effettivamente non ci avevo mai pensato.