Triangolo delle Bermuda: scienza o leggenda?
Quante volte vi è capitato di sentir parlare della vicenda del triangolo delle bermuda? Perchè questo luogo tra Miami, Bermuda e Puerto Rico interessa così tanto il web?
Federico Di Cunto | 12 marzo 2024

Tutto iniziò il 5 dicembre 1945, quando 5 aerei del volo 19 con a bordo 14 aviatori partirono dall'aeroporto di Fort Lauderdale, Florida, per una semplice esercitazione. Gli aerei non tornarono mai alla base, scomparvero senza lasciare nessuna traccia. Iniziarono subito ricerche e spredizioni sul luogo, ma oggi la scomparsa dei mezzi di trasporto rimane ancora un mistero.

Una leggenda che affonda le radici nell'antichità

Le ipotesi che rendono il triangolo delle Bermuda un posto pericoloso e spaventoso sono tantissime: dal mostro marino che con i suoi tentacoli afferra qualsiasi cosa capiti in quel triangolo al gruppo di extraterrestri che con le loro navicelle portano tutto in un’altra dimensione per esperimenti sugli umani.

La leggenda, in realtà, è molto più antica di quello che si pensi: il primo ad aver riconosciuto queste anomalie fu il celebre Cristoforo Colombo, che durante uno dei suoi lunghi viaggi verso il nuovo mondo, si ritrovò in una zona dove la bussola non segnava più la direzione giusta e dove avvenivano strane luminosità atmosferiche.

La scienza risponde

Come sempre, o quasi, la scienza ha trovato una brillante spiegazione anche a questo mistero: il triangolo delle bermuda è uno dei due luoghi al mondo (insieme al Mare del Diavolo, vicino alle coste giapponesi) in cui il nord geografico e il nord magnetico sono allineati: un aspetto che potrebbe rendere inaffidabili i rilevamenti della bussola. Inoltre, i motivi principali per cui probabilmente non sono mai state ritrovate tracce di tali scomparse sono la corrente del golfo e le fosse sottomarine.

La corrente del golfo è una corrente che potrebbe creare modelli meteorologici che rendono le condizioni del mare e del cielo particolarmente insidiose per chi naviga o attraversa quella zona. Le fosse che sono lì presenti, sono profonde dai 5.000 agli 8.500 metri: molto probabilmente i relitti non sono mai stati ritrovati perché riposano lì, in quelle profondità dove non ci è permesso ricercare la verità.

La scelta sta a voi: potete credere nel mostro marino o negli extraterrestri, oppure, potete credere alla scienza.