La strumentalizzazione dei media
L'influenza dei canali di informazione fa guadagnare spazio al fenomeno delle fake news
Giulia Rizzitiello | 9 marzo 2023

I social media e internet sono un ottimo mezzo di informazione ai tempi d’oggi, ma esiste davvero la certezza di non incappare in qualche fake news?

Multimedialità: vantaggi e rischi

I canali di informazione nel ventunesimo secolo sono molteplici, iniziando dai giornali e dai notiziari in televisione, per poi passare ad internet e ai social media; ma con il progresso dei media avanza anche la possibilità di ritrovarsi di fronte alle cosiddette fake news, notizie false acchiappa like che spesso risultano profondamente alterate. Navigare in internet è diventata un’abitudine quotidiana, a tratti anche molto comoda, che ci permette di toccare virtualmente con mano un’infinità di notizie provenienti da tutto il mondo a qualsiasi ora del giorno. Rilevante è anche la rapidità con cui queste notizie fluiscono sulle varie piattaforme. Prendiamo per esempio la morte di un personaggio famoso: nel giro di qualche minuto la notizia sarà sparsa a macchia d’olio ovunque. E tutto questo è assai sbalorditivo fino a quando non sono le notizie fittizie a circolare, frequentemente con scopi di lucro, portando persino a spargere del panico non necessario tra le persone, come accadde nel pieno della pandemia quando erano all’ordine del giorno teorie complottiste in merito alle componenti del vaccino e a come quest’ultimo favorisse più morti che guarigioni. Siamo tutti fortemente influenzati dai media e da tutto ciò che leggiamo in rete, a tal punto che informazioni di un tale peso hanno spinto un distinto gruppo di persone a non vaccinarsi, soffermandosi fermamente su queste notizie dalle fondamenta molto deboli. Ma gli esempi da fare sarebbero molteplici. Queste storie strumentalizzate, questi titoloni da prima pagina, normalmente funzionano alla perfezione, perché concretizzano tutta quella serie di preconcetti erronei del lettore che, spesso e volentieri, o non si accorge della fake news o preferisce restare saldo nelle sue convinzioni anche quando queste vengono smentite.

Contrastare la disinformazione: documentarsi è meglio

Proteggersi in rete da tutti i pericoli che vi si nascondono non dovrebbe più essere un consiglio, ma un vero e proprio obbligo, soprattutto al giorno d’oggi in cui è sempre più in voga dare risalto a notizie ed avvenimenti estremamente lontani dalla concreta realtà dei fatti, solo per assicurarsi qualche like e click in più. Certo è che non è semplice individuare dove si trovi la trappola, ma un consiglio ottimale, innanzitutto, è quello di riflettere prima di postare qualcosa di cui non si ha, realisticamente e concretamente, la certezza. Ancora, per combattere la disinformazione, è opportuno, se non necessario, documentarsi su più fronti e non fermarsi solo al primo risultato, consultando fonti affidabili e non lasciandosi influenzare troppo facilmente.