La musica al tempo del Covid
Uno dei settori più colpiti ha bisogno di ripartire
Meryam Pellegrino | 7 maggio 2021

La musica durante la pandemia ha subito delle cambiamenti, se da un lato sono nati spontaneamente eventi di condivisione, come i divertenti concerti strumentali o corali dai balconi dei palazzi, dall’altro lato proprio il settore della musica è quello che più ha sofferto e che più ha dovuto reinventarsi.

Il supporto del digitale

Il blocco dei concerti, sia nei teatri che negli stadi ha portato gli artisti musicali ad utilizzare il più possibile gli strumenti digitali, infatti è aumentata la produzione di video musicali e la presenza, dei vari artisti nei social media per cercare di mantenere un contatto “vicino” con il proprio pubblico. In questo periodo inoltre sono nati o comunque sono migliorati sensibilmente varie piattaforme digitali dedicate ai musicisti, che permettono di suonare e cantare in modo sincrono a distanza. In questo modo anche senza essere fisicamente nello stesso luogo, gli artisti hanno comunque potuto continuare a far musica insieme.

Il tentativo dei live

Quando la tensione per la pandemia si è un po’ allentata, e i musicisti hanno potuto vedersi e riunirsi, sono iniziati anche i primi concerti a porte chiuse, da registrare o trasmettere in diretta sulla rete. Niente di tutto ciò, però, può sostituire l’atmosfera di un concerto live, con le sensazioni che dà la presenza dell’artista, il pubblico, il suono: emozionante è stato per gli artisti e per il piccolo pubblico presente il concerto del primo maggio, segna un primo passo verso la ripartenza delle attività dal vivo.

Il settore più colpito

Ricordiamoci inoltre che nonostante la pandemia abbia colpito tutti i settori dell’economia, uno di quelli che più ha avuto maggiori danni è proprio quello musicale, non solo per gli artisti ma anche e soprattutto per tutte le persone che lavorano per loro, come i tecnici del suono e della luce,  gli sceneggiatori , gli organizzatori dei concerti  ecc.. Inoltre particolarmente colpiti sono stati anche i negozi di musica, rimasti chiusi per molto tempo e a più riprese in varie zone, e che perciò hanno dovuto puntare anche essi al digitale, non solo per condividere informazioni ma anche per poter continuare a proporre musica. La musica se per molti artisti rappresenta un modo per esprimere il proprio carattere e il proprio stato d'animo, per la maggior parte che ascolta è un compagna imprescindibile della propria vita: ciò è molto evidente soprattutto nei giovani, che spesso iniziano la giornata con le cuffiette per ascoltare le loro canzoni preferite per per affrontare la fiornata a scuola o a lavoro, e che continuano ad ascoltarle durante lo svolgimento delle varie attività, o nei momenti di pausa.

Pertanto c’è da augurarsi che, quando finalmente questa terribile pandemia verrà arginata, il settore musicale si riprenda con forza affinché la musica sempre più possa far parte della nostra vita.