Giornata mondiale degli Insegnanti, il nostro grazie
Il 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli Insegnanti
Camilla Di Gennaro | 5 ottobre 2020

Quante volte li abbiamo maledetti o insultati ma certamente non dimenticheremo mai i professori che ci hanno accompagnato nel corso della nostra vita scolastica. Nel film l'Attimo Fuggente uno straordinario Robin Williams strega i suoi studenti avvicinandoli alla poesia e gli insegna "a guardare le cose da angolazioni diverse". Anche il rocker Vasco Rossi su Instagram ha ricordato il suo professore di italiano: “La cosa più difficile è essere normali. Il mio professore di Italiano lo diceva sempre: 'Ricordatevi che è facile essere dei fenomeni, la cosa più difficile è essere delle persone normali, che vanno a lavorare per mantenere la famiglia'. Aveva proprio ragione. Fare i fenomeni è più facile”. C'è chi ha scelto un liceo o una facoltà per merito loro e chi, invece, a causa loro ha smesso di studiare: ma oggi, 5 ottobre, li festeggiamo tutti nella Giornata mondiale degli Insegnanti.

Insegnare nell'era Covid

Il Covid li ha messi a dura prova ed ha costretto i meno tecnologici ad adattarsi alle nuove necessità, sono tornati a scuola con le mascherine e dovranno essere in grado di creare un legame con le nuove classi nonostante i volti coperti. L'ONU inserisce all'Obiettivo numero 4 di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite "Istruzione di qualità" e di fatto riconosce gli insegnanti come soggetti fondamentali per l'attuazione di questo traguardo. I nostri professori, oltre alle difficoltà relative all'inizio di questo particolare anno scolastico, devono confrontarsi anche con la burocrazia e la querelle politica tra chi vorrebbe indire il concorso e chi posticiparlo ancora a causa dell'emergenza Covid. Intanto ricevono i complimenti della ministra Azzolina che dice: “A loro il nostro grazie, stanno facendo ottimo lavoro nel far rispettare le regole anti Covid”. 

Il Global Teacher Prize

Un premio di un milione di dollari, stanziato ogni anno, da impiegare in progetti scolastici. Il Prof. Carlo Mazzone, docente di Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Informatica all’Istituto Tecnico Lucarelli di Benevento, è uno dei finalisti in lizza per il premio. "Vorrei aiutare questi giovani a mettersi in proprio, e quindi a gestire progetti che possano dare loro la possibilità di restare nei loro territori" ha dichiarato ad Euronews.