L’Istituto di Philadelphia ha annunciato il nuovo corso dedicato a Kendrick
Kendrick Lamar and the Morale of M.A.A.D City. Non è il nome di un film biografico su K-Dot o di un fumetto a tema, ma il titolo di un corso di tutto rispetto erogato alla Temple University di Philadelphia. Lo terrà Timothy Welbeck, professore al Dipartimento di Africologia e Studi Afroamericani e direttore del Centro Antirazzismo dell’istituto.
“Kendrick Lamar è una delle voci più rappresentative della sua generazione”, ha spiegato
Welbeck, “e, sotto molti aspetti, sia la sua arte che la sua vita riflettono in modo significativo l’esperienza black. Poter discutere la sua arte nel contesto che ha contribuito a formarlo come uomo permette non solo di comprenderlo come individuo, ma anche di esplorare il percorso verso l’auto-realizzazione, in particolare per quanto riguarda l’esperienza black”.
Il professore, che prima di cimentarsi su Kendrick aveva già insegnato le gesta di 2Pac, assicura che i posti disponibili per seguire il suo corso finiranno in fretta vista l’alta richiesta da parte degli studenti. E chi non riuscisse a iscriversi in tempo, può sempre seguire un corso su Beyoncé o Jay-Z: alla Temple ci sono anche quelli. “Il corso analizzerà diversi studi accademici sulle politiche urbane che hanno trasformato la demografia di Compton e su come queste abbiano contribuito a plasmare Kendrick Lamar”: per Welbeck studiare Lamar è un modo per comprendere la subcultura hiphop in relazione a quella afroamericana.
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Considerando il sistema universitario italiano, sembra quantomeno singolare la scelta di K-Dot come oggetto di studio. Non bisogna dimenticare però che corsi dedicati a un unico autore, in letteratura o filosofia, sono molto comuni. Magari Kendrick non è Kant, ma approfondire la sua vita, la sua carriera e il suo background può effettivamente essere un modo efficace per svelare alcune delle contraddizioni e delle criticità della società statunitense.