Processo Diddy: giurato nero espulso, la difesa chiede l’annullamento
Redazione | 17 giugno 2025

Il team legale di Diddy punta tutto sulla questione razziale

Photo Credits: Nikeush

Ieri è stato il ventisettesimo giorno di processo a Diddy. Sulle testate internazionali è risuonata la testimonianza di Kristina Khorram, assistente di Combs e organizzatrice dei freak offs, ma dal punto di vista giuridico è avvenuto qualcosa di molto più importante: l’espulsione di un giurato.

Il Giurato n.6 è stato rimosso dalla giuria per un’incoerenza relativa alla sua residenza: infatti l’uomo, un contabile del Dipartimento di Correzione, aveva dichiarato nei documenti ufficiali di abitare nel Bronx, salvo poi avvisare un membro dello staff del tribunale di essersi trasferito da poco nel New Jersey. La notizia, diffusa venerdì scorso, ha portato il giudice Subramanian a esonerare il giurato dal processo.

“Il verbale solleva gravi dubbi sulla sincerità del giurato e sul fatto che possa aver manipolato le risposte per entrare e restare nella giuria”, ha dichiarato il giudice Subramanian, “Non c’è nulla che il giurato possa dire a questo punto per rimediare”. Al suo posto è stato nominato un uomo di 57 anni che vive con la moglie e due figli nella contea di Westchester. Un uomo bianco: il Giurato n.6 era il secondo degli unici due giurati neri, e adesso ne rimane soltanto uno.

Per questo l’equipe di Diddy ha sollevato serie preoccupazioni legate al fattore razziale e domenica sera ha anche inviato una lettera ufficiale al giudice per contestare le domande della procura sulle risposte incoerenti del giurato, sostenendo che il governo abbia usato un pretesto per escludere un giurato sulla base della razza.

 Il giudice Arun Subramanian ha preso in considerazione l’argomento dei legali di Diddy, ma ha anche dichiarato che “questa giuria non solleva tali preoccupazioni” e che “è inappropriato considerare la razza” per determinare se le risposte del giurato sulla propria residenza fossero accettabili. Il giudice ha anche menzionato un problema con un altro giurato, precisando però che “non è in alcun modo collegato”alla rimozione del primo.

Potrebbe interessarti anche  Ye è passato in aula a salutare Diddy con un outfit da white parties

Secondo la difesa, invece, il processo andrebbe assolutamente annullato. L’annullamento del processo per ragioni razziali è la strategia principale del team di Diddy che fin dalle udienze preliminari ha insistito sul trattamento iniquo del suo assistito. Tuttavia finora si è sempre rivelata fallimentare.