Depressione, paura e ansia: gli effetti della pandemia sui giovani
Alcuni hanno abbandonato gli studi, altri hanno paura di uscire
Matteo Fileti | 6 aprile 2021

La popolazione mondiale è in ginocchio dinnanzi ad una pandemia, che ha costretto le persone ad adeguare le loro vite, lavorative e personali alle restrizioni imposte dallo Stato per limitare i contagi. Secondo alcuni esperti il virus COVID19 ha fatto la sua prima comparsa nel Dicembre del 2019; da allora tutto il mondo ha vissuto con la paura, l'ansia, l'angoscia e la solitudine che questa emergenza ha creato.

Le restrizioni

Secondo quanto riporta Studio Cataldi, i cittadini ad aver sofferto di più questa situazione sono i giovani; essi si sono dovuti adeguare a nuovi metodi di apprendimento, hanno dovuto iniziare a lavorare utilizzando il computer per il collegamento scolastico per molte ore di fila; inoltre non potevano più svagarsi come prima al pomeriggio o durante il weekend a causa delle restrizioni che lo impedivano. Quasi due anni fa queste regole erano una novità, infatti come riportato in molte interviste a giovani studenti, essi affermavano che era un cambiamento che per il momento aveva portato solo dei vantaggi. Ma con il passare del tempo le cose sono cambiate: a quasi due anni dall'inizio della pandemia, tutta la popolazione vive ormai in uno stato di angoscia, non riesce più a svagarsi come prima, non può più uscire liberamente ma deve fare riferimento alle continue imposizioni che giungono dello Stato; molti ragazzi a causa di questo sono entrati in uno stato di depressione, non trovano più la volontà di rimettersi in gioco, di far valere le proprie doti, alcuni hanno abbandonato gli studi perché non avevano più la grinta di andare avanti; altri ancora sono finiti ad incontrare regolarmente psicologi per provare a sistemare i dubbi, le paure, le ansie di un mondo al di fuori di casa nostra che ci sembra di non conoscere più come prima.

Gli effetti sui giovani

Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sono state vietate alcune attività sportive, che hanno causato soprattutto ai ragazzi un malessere interiore, lo sport non è soltanto l'attività fisica, per alcuni è una sfida, dimostrare di potercela fare, ma anche la volontà di non mollare difronte al duro lavoro che se portato a termine ti genererà un benessere interiore. Nella società in cui viviamo conta molto l'aspetto esteriore, le persone sono solite giudicare una persona anche solo per l'aspetto fisico, anche senza averla mai conosciuta; i ragazzi prima facevano sport con regolarità per potersi tenere in forma, ma con questa situazione, molti non hanno avuto la forza o la volontà di continuare ciò che avevano continuato anche a casa ed infatti ad alcuni di essi non piace più il proprio aspetto esteriore e provano timore ad uscire proprio per paura di essere giudicati.

In questo periodo i contatti tra ragazzi sono diminuti sempre a causa della pandemia; hanno iniziato a fare regolarmente videochiamate di gruppo, per ricreare una sorta di ambiente che possa sollevare un po' il morale; hanno festeggiato i compleanni in videochiamata, hanno fatto capodanno sempre i chiamata e passano le serate insieme a parlare cercando di sviare il problema.