Mining e miners, i “minatori” virtuali del bitcoin
Che cos’è il mining, e chi sono i fatidici miners che stanno conquistando il mercato delle criptovalute?
Sergio Malena | 2 aprile 2021

Il termine mining proviene dal verbo inglese mine, che significa anche miniera. A differenza di quanto si possa pensare, non si sta parlando dello scavare in una miniera o in una cava, o almeno non in una fisica: infatti il lavoro dei miners consiste nell’utilizzare, al posto della forza fisica dei minatori, la potenza di calcolo dei loro computer.

In cosa consiste

Tutto inizia dal Blockchain, ossia una sorta di libro che contiene le annotazioni di ogni transazione di criptovaluta. Per aggiungere una transazione al blockchain è necessario crittografarla e convalidarla allo standard crittografico usato per queste transazioni. I calcoli necessari perché questi processi avvengano sono lunghi e complessi, ed è qui che i miners entrano in gioco: infatti per eseguire i calcoli è necessario un software specifico e un sistema con grande potenza di calcolo, di cui i miners dispongono. Una volta eseguiti i calcoli, il sistema crea una frazione di bitcoin che viene accreditata al miner che ha eseguito l’operazione.

Ma quanto si guadagna con il mining?

La risposta è semplice, poco o nulla. Il bitcoin mining è stato progettato in modo da diventare con il passare del tempo sempre più difficile, affinché l’aumento della valuta disponibile nel mercato sia proporzionale al suo valore e alla difficoltà di reperibilità. Un altro dato da tenere in considerazione sono i costi, dato che in essi troviamo 3 fattori importanti: la reperibilità e il costo dei componenti, dato che i sistemi da mining necessitano di componenti molto costosi e che al giorno d’oggi sono difficili da trovare; il costo dell’energia elettrica, dato che i sistemi lavorano per molti giorni a pieno carico; il raffreddamento delle componenti, che lavorano per un tempo continuato al massimo della loro potenza, e ciò le porta a dover essere raffreddate di continuo.

Dunque nel caso di sistemi di mining più piccoli, il costo si avvicina molto agli incassi, e ciò lo rende svantaggioso: in Italia poi il clima non aiuta e l’energia elettrica costa molto, e dunque si può arrivare addirittura ad una perdita. Il miming è inoltre vietato o limitato in alcuni paesi, dato che il grande utilizzo di energia elettrica va ad impattare sull’ambiente. È dunque sconsigliato intraprendere una carriera da miner, ma se volete l’accesso è libero.