Disturbi alimentari, esistono solo bulimia e anoressia?
Ogni anno in Italia più di 3 milioni di persone sono affette da patologie riguardanti il rapporto con il cibo. Vediamo insieme i disturbi più e meno frequenti
Carola Mussi | 18 dicembre 2020

Ogni anno in Italia più di 3 milioni di persone sono affette da patologie riguardanti il rapporto con il cibo. Si stima che il 95,6% di queste siano donne e già nella fascia di età tra i 12 e i 18 anni, l'8% soffre principalmente di anoressia e bulimia. L'anoressia porta a perdere peso in modo eccessivo a causa del rifiuto del cibo per la paura di ingrassare; vengono presi come punto di riferimento i canoni estetici che la nostra società pone. La bulimia consiste nell'abbuffarsi periodicamente per poi ricorrere a metodi inadeguati di vario genere evitando così l'aumento di peso. Ma esistono patologie alimentari meno conosciute, vediamo quali.

Anoressia nervosa atipica

Perché viene chiamata atipica? È una patologia “nascosta” poiché il peso corporeo, anche se diminuito, rimane nella norma a differenza dell'anoressia nervosa tipica in cui si arriva ad un dimagrimento eccessivo. In comune presentano le stesse caratteristiche psicologiche e gli stessi rischi. Lo studio dell'anoressia nervosa atipica è stato approfondito al Royal Children's Hospital di Melbourne che ha curato 171 adolescenti anoressici, 51 dei quali con la forma “atipica”. I disturbi manifestati riguardavano scompensi cardiaci, elettrolitici e metabolici.

Disturbo dell'alimentazione incontrollata

Il Binge Eating Disorder (BED) è un disturbo caratterizzato da crisi bulimiche che colpisce soprattutto gli uomini. Contrariamente alla bulimia nervosa che tutti conosciamo l'individuo non ricorre ad inappropriate condotte di compenso per prevenire l'aumento di peso, per questo si trova in un notevole stato di obesità. L'origine della malattia deriva da fattori personali, familiari, sociali e in parte da una predisposizione genetica.

Ortoressia

Scoperta dal medico inglese Steve Bratman nel 1997, porta all'attenzione maniacale nella ricerca di cibi sani con poca componente calorica escludendo una grande varietà di alimenti fondamentali per il corpo. Si tratta di un problema sociale in quanto impedisce al soggetto di avere rapporti stabili con l'esterno e crea un meccanismo di forte insoddisfazione se non si mangiano cibi salutisti.

Bigoressia

Viene chiamata anche vigoressia ed è il disturbo alimentare più frequente nel sesso maschile in età giovanile, in particolare tra gli appassionati di palestre. I soggetti non sono mai soddisfatti della loro muscolatura, anche se molto sviluppata, infatti i medici parlano di anoressia “inversa” poiché il bigoressico vede il suo corpo fin troppo esile rispetto alla realtà.

Pica o Allotriofagia

In questo caso si parla di un disturbo della nutrizione e dell'alimentazione che consiste nell'ingestione di sostanze prive di contenuto alimentare e non commestibili per un lungo periodo di tempo ad esempio carta, sapone, terra e così via. Si manifesta più spesso nei bambini con più di 2 anni di età ma anche in età adulta specialmente per quanto riguarda il sesso femminile. Alla base vi è un'anemia da carenza di ferro che provoca la necessità di ingerire questi materiali.

Mericismo

Il mericismo o disturbo da ruminazione consiste nel rigurgitare, masticare e deglutire lo stesso bolo alimentare per almeno un mese. Si verifica nel bambino e nell'adolescente, se il disturbo non viene diagnosticato e di conseguenza curato, potrebbe risultare fatale. La funzione di questo comportamento è di autoconsolazione.

Night Eating Syndrome

La NES è composta da tre disturbi psicologici che riguardano l'alimentazione, il sonno e l'umore. La persona si abbuffa in modo compulsivo nelle ore serali e notturne per riuscire ad addormentarsi e ad eliminare i continui risvegli notturni, ma senza riscontrare successo. Vengono alimentate dinamiche emotive di colpa, vergogna, rabbia e ansia per lo scarso controllo dimostrato.

Sleep-related Eating Disorder

Questo disturbo causa la perdita di controllo sul comportamento alimentare con ingestione di grandi quantità di cibo durante la notte inconsapevolmente, si associa al sonnambulismo e alle turbe del sonno. È una patologia pericolosa in quanto oltre ad ingerire grandi quantità di cibo, si corre il rischio di nutrirsi con surgelati, pasta cruda o addirittura sostanze non commestibili.

Riuscire a diagnosticare il prima possibile uno di questi disturbi è fondamentale per poter aiutare coloro che ne soffrono mediante un supporto di tipo psicologico e medico evitando così conseguenze gravi e irreversibili.