Coronavirus, mai rimandare al domani
Le lezioni che questa pandemia mi ha impartito per la vita
Benedetta Pia Corsetti | 20 maggio 2020

Oggi, 20 maggio 2020 sono tre mesi che non possiamo uscire di casa. Iniziata questa pandemia, almeno noi giovani, non ci siamo resi subito conto della gravità della situazione, nonostante i TG parlassero continuamente di quanto fosse grave questo virus. Pensavamo ad uscire con i nostri amici, nonostante fosse meglio evitare di festeggiare la chiusura delle scuole decretata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 5 marzo 2020.

Cambiamenti

Con il passare dei giorni ci siamo ritrovati a fare delle videolezioni per poter continuare ad "andare a scuola" e a vedere i nostri genitori più spesso a casa perché o non possono più lavorare o lo fanno in smart working. Anche il modo di fare la spesa è cambiato: noi ci siamo organizzati facendo una lista settimanale di tutto ciò che poteva esserci utile e il "prescelto" (cioè papà) si reca al supermercato facendo ore di fila non per via della troppa gente ma per non creare assembramento all'interno.

La città è completamente deserta: le strade trafficate ora sono vuote a tutte le ore del giorno e fa male vedere le persone che non si possono avvicinare per scambiarsi un semplice saluto o che si rendono conto che sorridere è un gesto vano, perduto per via della mascherina che siamo costretti ad indossare ogni volta che usciamo di casa. Anche non poter continuare a fare le nostre attività sportive nei luoghi adeguatamente attrezzati è pesante: dobbiamo arrangiarci con quello che si ha a casa... quando si trova la voglia.

La mia crescita personale

Ogni giorno che passa, la vita di ognuno continua a cambiare: io mi ritengo fortunata perché la mia città, L'Aquila, non è mai stata una zona rischiosa. Questa situazione è cambiata  quando il Presidente Conte ha dichiarato tutta l'Italia zona rossa.
Da quel giorno la mia quotidianità è cambiata: ogni mattina mi alzo alle 9, faccio due ore di video-lezione dal lunedì al sabato, esco solo per fare attività sportiva all'aperto e portare fuori il cane, vedo film e serie tv per passare il tempo, cerco migliorare e stringere ancora di più il rapporto con la mia famiglia giocando insieme, cerchiamo di cenare come se fossimo al ristorante e prepariamo insieme dei dolci. Non poter uscire di casa mi ha fatto ritrovare del tempo per me stessa, per prendermi più cura di me e soprattutto mi ha fatto crescere; mi ha fatto capire quello che conta nella vita e ancor di più quanto sia fondamentale "non rimandare al domani quello che puoi fare oggi".

Questa frase mi rappresenta molto e in questo periodo ho capito il suo vero significato: non ci avevo mai riflettuto più di tanto, ma adesso ho capito che bisogna vivere la vita così come viene, saper affrontare qualsiasi difficoltà nel momento che ci si presenta e non dire "è troppo faticoso lo farò dopo". Non dobbiamo rinunciare alle opportunità, anche se sembrano futili, perché anche la cosa più piccola può stravolgerti la vita: non rinunciare a una semplice uscita con gli amici o “un'arrostata” con tutti i parenti perché, come ci sta succedendo adesso, potresti non vederli per mesi. In futuro non sai mai quello che potrebbe capitarti o succedere ma sai che tutto quello che hai potrebbe mancarti da un momento all'altro come si sta verificando in queste settimane.
Non bisogna mai dare nulla per scontato ma, anzi, dargli il giusto valore. Da questa situazione spero che ne usciremo il prima possibile, per poter tornare alla normalità, vivendo le nostre giornate con semplicità e senza il timore del virus.
Penso che questa sarà decisamente una gran bella vittoria.