Green Food Week, nelle mense universitarie arriva la giornata meatless con la ristorazione a basso impatto ambientale
L’iniziativa di Foodinsider è promossa da ANDISU e dal mondo del diritto allo studio
Redazione | 1 febbraio 2024

L’inquinamento ambientale del nostro pianeta è causato anche da ciò che mangiamo. Educare le giovani generazioni a un'alimentazione ecosostenibile diventa un compito etico e morale, oltre che un obbligo ambientale. Anche per questo motivo ANDISU sostiene, anche quest’anno, la Green Food Week, attraverso gli organismi dsu che promuovono l’iniziativa di Foodinsider, con il patrocinio di RUS (la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), con l'obiettivo di valorizzare e diffondere l’alimentazione a basso impatto ambientale all’interno delle mense universitarie, per ridurre il consumo di acqua e di suolo, recependo le richieste della comunità scientifica internazionale.

Da lunedì 5 febbraio e fino a venerdì 9 febbraio 2024, nei centri di ristorazione aderenti verranno serviti piatti e pietanze meno inquinanti per l’ambiente, con menu ideati e promossi con consapevolezza e attenzione al rispetto dell’ecosistema. Hanno comunicato l’adesione: Adisu Umbria, Edisu Piemonte, Erdis Marche, Er.Go Emilia Romagna, Ersu Cagliari, Ersu Palermo, Esu Padova, Esu Verona e il Politecnico di Milano.

Durante la Green Food Week nelle mense vengono proposte soprattutto ricette a base di legumi e verdura, privilegiando ingredienti biologici locali e cereali alternativi, come il miglio o i grani antichi.  Giovedì 8 febbraio sarà, in particolare, la giornata meatless, senza carne e pesce nel menu, per ridurre ulteriormente la pressione sull’ecosistema. Si lavora per la qualità, per la consapevolezza del valore dei piatti a basso impatto ambientale, ma anche sul ruolo degli addetti alla ristorazione quali portatori di valori che possono contribuire a cambiare il consumo facendo bene al pianeta Terra. Con l’adesione alla GFW si intende anche contribuire a combattere lo spreco alimentare: recuperando il cibo ancora edibile, cioè quello avanzato ma non servito, in un’ottica di economia circolare. 

All’edizione dell’anno 2023 avevano partecipato più di 150 Comuni e gli organismi per il diritto allo studio universitario di 22 università, distribuendo nella giornata meatless 500mila pasti a più basso impatto ambientale.