Maltempo? No, grazie. Chiamiamolo cambiamento climatico
L’appello alle istituzioni da parte di 100 scienziati: “La soluzione? Le fonti rinnovabili”
Redazione | 2 agosto 2023

Gli scienziati contro la comunicazione dei mass media e le istituzioni: questo non è maltempo, ma le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico. L’Italia è caratterizzata da settimane da temperature mai registrate precedentemente (con picchi di 45° in alcune città) e da violenti nubifragi che hanno colpito il Nord del paese. Al Sud la situazione è ugualmente drammatica con incendi e roghi che hanno devastato  molte zone e in particolare la Sicilia. 

 

Sono ben 5 le regioni in stato d’emergenza e cresce il numero dei danni causati dalle violente piogge o dai roghi che hanno caratterizzato l’ultima settimana. 

Milano è stata colpita da violente raffiche di vento che hanno superato i 115 chilometri orari e che si aggiungono alle trombe d’aria e alle violenti piogge che hanno caratterizzato la città meneghina negli ultimi giorni. Ci sono state decine di feriti dalla grandine nel veronese e nella vicina Friuli Venezia Giulia, a causa del maltempo, è stato distrutto l'80% delle coltivazioni.

Per colpa delle violente piogge hanno perso la vita alcune persone e sono innumerevoli i danni materiali ed economici in molti Comuni italiani. 

 

Da qui l’esigenza da parte della comunità scientifica di intervenire. Nelle ultime ore è arrivato infatti un appello firmato da un gruppo di 100 italiani fra studiosi e scienziati ai media e alle istituzioni italiane sulla necessità di cambiare registro linguistico: “Non lo chiamate più maltempo ma chiamatelo con il suo vero nome: cambiamento climatico!”

Fra i firmatari dell’appello anche il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Stefano Caserini, Enrico Giovannini, Luca Mercalli, Telmo Pievani.

Nella nota riportata dall’Ansa si legge: “Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico, e delle sue soluzioni.Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore. I media italiani parlano ancora troppo spesso di 'maltempo' invece che di cambiamento climatico. Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virus SARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini". 

Fra le soluzioni avanzate dagli scienziati c’è la conversione alle energie rinnovabili: “Il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (Ipcc) è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall'utilizzo di combustibili fossili. Ed è altrettanto chiaro su quali siano le soluzioni prioritarie: la rapida eliminazione dell'uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili".