Meme, Lol, Valerio Lundini: la comicità Made in Italy 2.0
Una nuova comicità nata dal web e da nuovi programmi televisivi sta rivitalizzando il mondo comico italiano
Alessandro Rosso | 28 maggio 2021

Già prima dell’emergenza sanitaria lo streaming (definito “sistema per la trasmissione di segnali audio e video via Internet”) sbarcava nelle case di milioni di famiglie in giro per il mondo, dopo che alcune aziende del pianeta cinema avevano snobbato questa nuova possibilità di diffondere in maniera differente i gioielli del “grande schermo”. Durante il forzato lockdown, le piattaforme di distribuzione cinematografica digitale (come Netflix, Prime Video etc.), come qualsiasi altra risorsa tecnologica, hanno ricoperto un ruolo fondamentale nei vari passatempi ai quali le persone ricorrevano, data la limitata libertà di un periodo così triste e complesso, dove si avvertiva il bisogno di potersi distrarre dalla cornice esterna e di tornare a ridere. La mancanza del sorriso ha effettivamente colpito tutti, ma sicuramente gli appartenenti alla “Generazione Z” - quindi tutti i ragazzi - già in una fase complicata della propria crescita, si sono sentiti più soli e tristi di chiunque altro. Tale necessità è stata percepita fin da subito dal mondo di internet, dopo il colossale aumento (oltre il 70%) del tempo speso sui principali Social Network e le già menzionate piattaforme digitali.

I meme

Parlando di social, come sono stati utilizzati per colmare il vuoto lasciato dalla mancanza della risata? Hanno preso ancor di più piede i celebri meme e chi li da’ vita, i cosiddetti “memer”. L’Accademia della Crusca ha dato una definizione: “Il meme è un elemento culturale o di informazione che, per qualche sua caratteristica, diviene chiaramente riconoscibile e riproducibile, e si diffonde in maniera velocissima, potremmo dire virale, per l’appunto, anche grazie alle possibilità date dai nuovi canali di comunicazione”. Un meme può prendere la forma di un’immagine, un collegamento ipertestuale, uno spezzone video, un sito web o un hashtag. Potrebbe anche essere una singola parola o una frase, che contiene magari un errore commesso volontariamente ad un fine espressivo. Ma perché hanno tutto questo successo nel web? Perché si inseriscono a pennello nella cultura del “remix”, come definita dall’avvocato/sociologo Lawrence Lessig.  Nel complicato spazio narrativo del web, chiunque potrebbe diventare l’autore di un meme virale che si diffonda in tutto il mondo. Lo può fare utilizzando un contenuto qualsiasi, ad esempio una fotografia scattata in prima persona, oppure utilizzando la scena di un film, di una serie tv o di un fumetto. I principali sono ad argomento comico, dato che risultano più facilmente condivisibili e diffondibili.

LOL - Chi ride è fuori

Frank Matano, famoso comico italiano, ha espresso la sua opinione su Twitter a riguardo dei meme:

@frankmatano "Non vengono mai ringraziati, lavorano duro e nessuno li nomina mai perché agiscono umilmente nell’oscurità. Ma grazie a tutti quelli che realizzano i meme. Senza di voi internet sarebbe solo p***o e boomers che fanno live su TikTok".

Il suo “Tweet” di ringraziamento è anche una conseguenza dell’incredibile successo avuto dal comedy show di Prime Video Italia, “LOL – Chi ride è fuori”, proprio grazie ai meme, i quali sono stati i principali mezzi pubblicitari che hanno contribuito al boom pazzesco del programma. Ed è anche per merito di questo show se la comicità italiana sta mostrando segni di rinascita: non più gli ormai obsoleti “cine-panettoni” di fine anno, non più i soliti monologhi difficili da comprendere, ma finalmente sbuca fuori qualcosa di nuovo, di vero, di istintivo, che possiede gli elementi base che un qualsiasi progetto comico dovrebbe avere.

Valerio Lundini

Durante quest’anno, anche un’altra figura è spiccata in mezzo alle altre: Valerio Lundini. Ormai già alla seconda stagione, con il suo programma “Una pezza per Lundini” in onda su Rai 2, il comico amante del “no-sense” è riuscito a conquistare il cuore degli italiani con semplicità e sincerità, con le quali dice la sua sugli argomenti all’ordine del giorno. È affiancato da Emanuela Fanelli, che con la sua simpatia e l’originalità nell’esprimersi è riuscita anche a diventare un virale template per meme.

Comicità made in Italy

Tra Social Network, programmi streaming, meme e comici originalissimi, finalmente si potrebbe parlare di un nuovo momento di luce della risata italiana, che nella storia è stata una delle più grandi e sincere. Non si possono dimenticare nomi come quelli di Antonio De Curtis (Totò) o Paolo Villaggio (Fantozzi), ma anche Roberto Benigni o Carlo Verdone, essenziali per la costruzione della figura del comico “made in Italy”. Quindi, se si volesse continuare a portare avanti l’eredità lasciata da questi grandi nomi, per i comici moderni sarebbe opportuno guardarsi bene le spalle: qualunque forma comica si faccia, chi è rimasto o rimarrà “immortale” nella storia dell’arte del far ridere non ha sfruttato o sfrutterà la tendenza del momento soltanto per ottenere maggiore visibilità, ma ha mostrato o mostrerà la parte della propria anima più riservata, mettendo totalmente a nudo se stesso, e utilizzando le sue stesse esperienze di vita per trasformarle in arte vera (che faccia ridere ;-D).

 

Foto: LOL Chi ride è fuori | Facebook: Amazon Prime Video