Rassegna stampa internazionale: dalle elezioni americane alla corsa per il vaccino
La transizione democratica in America, gli ultimi aggiornamenti dall'estero sui vaccini, il decorso della pandemia: ecco le notizie principali dal mondo
Giulia Costantino | 24 novembre 2020

Zai.net tiene all'informazione, e per questo nella rassegna stampa internazionale buttiamo uno sguardo sulle principali notizie dal mondo arrivate oggi. 

USA 2020

"Comincia ufficialmente la transizione verso l'amministrazione Biden" questo il titolo in prima pagina del New York Times questa mattina. Sembra infatti che l'ormai ex presidente degli Stati Uniti sia pronto per voltare pagina, permettendo l'inizio, anche se con settimane di ritardo, della composizione della squadra di governo del presidente eletto Joe Biden.
Ieri sera anche il Michigan ha certificato la vittoria del dem, Donald Trump ha evidentemente capito che le sue armi stanno finendo, iniziando ad accettare la sconfitta.

Anche Repubblica dedica un articolo in prima pagina a quella che l'inviata in America Anna Lombardi chiama "La svolta di Trump". "Dopo i ricorsi e le varie richieste di riconteggio, il presidente uscente riconosce il risultato e mette a disposizione la sua sqaudra per gestire il periodo prima dell'insediamento". Insomma, una vera svolta, iniziata prima con le indiscrezioni della squadra di Biden e poi con la conferma di Trump via Twitter. La transizione può finalmente iniziare.

"Trump accetta che la transizione verso Biden della presidenza degli Stati Uniti debba iniziare". Così la BBC, che oltre a confermare ciò che già abbiamo letto sulle due testate precedenti, ci riporta un approfondimento sul "conceding" di Trump. Infatti, nonostante il presidente uscente abbia dichiarato di voler far iniziare le pratiche per la transizione, ha precisato che non sta concedendo la vittoria a Biden, e ha ribadito i suoi sospetti sulla falsità delle elezioni dichiarando che manderà comunque avanti la sua "good fight".

Vaccini Covid-19

Nelle ultime settimane le case farmaceutiche che sono arrivate alla fase 3 della ricerca del vaccino per sconfiggere il Coronavirus, hanno fornito i numeri sull'efficacia dei loro prodotti. Proprio oggi, leggiamo sul New York Times, "Il vaccino di Astrazeneca, facile e economico da produrre, sembra essere efficace". Il vaccino fatto in collaborazione con l'Università di Oxford, mostra quindi risultati molto incoraggianti anche se, secondo l'articolo a cura di Rebecca Robbins, la percentuale precisa sull'efficacia totale del vaccino è ancora incerta.

Continuando sulla BBC, leggiamo: "Il vaccino di Oxford: come lo hanno prodotto così in fretta?". Il quotidiano inglese, che ha seguito passo per passo il lavoro dell'azienda italiana in collaborazione con l'Università di Oxord, spiega come da tempi previsti di circa 10 anni, questo vaccino sia stato prodotto in 10 mesi, senza saltare nessuna tappa in quanto a test e sicurezza. "Il più grande malinteso è pensare che il lavoro sul vaccino è iniziato con l'inizio della pandemia". Dopo la catastrofe gestita in pessimo modo della pandemia di Ebola nel 2014-2015, infatti, le case farmaceutiche erano pronte ad affrontare una nuova epidemia in modo più svelto ed efficiente.

Anche Repubblica dedica un articolo a cura di Elena Dusi sul vaccino di Oxford: "I vaccini sono tre: anche Oxford taglia il traguardo; è il più economico", questo il titolo. Il direttore dell'OMS ha dichiarato che "la luce alla fine del tunnel sta diventando più brillante". Gli annunci sull'efficacia dei vaccini hanno evidemente contribuito all'ondata di ottimismo che si respira nel mondo della scienza.

Coronavirus nel mondo

Vediamo ora come procede la pandemia nel mondo. La Repubblica oggi ci informa che in Germania è pronto il piano per le vaccinazioni di massa già a partire da metà dicembre. Tonia Mastrobuoni, corrispondete del giornale in Germania, ci informa infatti che il Paese ha messo in moto la sua macchina di organizzazione per fare in modo che appena uno dei tre vaccini in corsa riceverà l'autorizzazione, si dovrà essere pronti per somministrarlo alle categorie più deboli.

Il New York Times invece dichiara che, nonostante il buon umore per l'arrivo dei vaccini, i numeri della pandemia negli Stati Uniti non sembrano assestarsi. "La corsa del virus, una volta centrata nel Mid-west, ora accellera in 45 stati". I governatori degli Stati, infatti, stanno prendendo nuove misure restrittive per appiattire la curva dei contagi, in attesa del vaccino.

Il Governo inglese invece si sta preparando per concedere ai suoi cittadini una tregua dalle restrizioni per il periodo natalizio. La BBC ci riporta infatti quali saranno le nuove regole, che entreranno in vigore alla fine dell'attuale "Lockdown" a cui è sottoposto il Regno Unito, prevista per il 2 dicembre. Il paese verrà diviso in "tiers" quindi in fasce, e nelle fasce meno a rischio verranno allentate le restrizioni sui locali, che potranno riaprire fino alle 23:00, e sullo sport. Boris Johnson vuole concedere agli inglesi un Natale quantomeno sereno.