Difficoltà nell’accesso alle cure, strutture residenziali non adeguate e mancanza di spazi di ascolto. Sono solo alcuni dei fattori che, ancora oggi, rendono la salute mentale a Roma e nel Lazio un diritto fondamentale ancora inattuato. La Caritas parla di oltre 45 mila famiglie nella Capitale e 70 mila in tutto il Lazio che convivono con disturbi psichici o altre problematiche di salute mentale, con un coinvolgimento sempre più significativo dei più giovani.
Per rispondere a questa emergenza nasce Sblocchiamo il Futuro, progetto triennale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. L’iniziativa punta a costruire una rete territoriale per il benessere psicosociale degli adolescenti romani, promuovendo ascolto, partecipazione e protagonismo giovanile. Il progetto si è presentato al pubblico il 10 ottobre scorso in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale: agisce nei Municipi V, VI, VII, IX, X e XI di Roma e all’Istituto Penale Minorile di Casal del Marmo, con otto presìdi territoriali che offriranno sportelli di ascolto, laboratori artistici e radiofonici, attività sportive e interventi nelle scuole per prevenire bullismo e isolamento. L’obiettivo è superare la frammentazione dei servizi educativi e sanitari, rafforzando la collaborazione tra scuole, ASL e terzo settore.
La rete, composta da 24 partner lavora per creare una comunità educante stabile, capace di rispondere ai bisogni dei ragazzi in modo continuativo e integrato. Sblocchiamo il Futuro vuole restituire agli adolescenti spazi di espressione e ascolto, offrendo strumenti per affrontare le difficoltà emotive e relazionali e valorizzando il loro ruolo nella vita dei territori. Un modello di prevenzione e partecipazione che parte da Roma, ma mira a diventare replicabile anche in altri contesti urbani.
Sblocchiamo il Futuro è un progetto triennale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla povertà educativa (bando per il benessere psicologico e sociale degli adolescenti), con l’obiettivo principale di sostenere il benessere psicosociale degli adolescenti di Roma (11-18 anni), promuovendone il protagonismo attivo nelle scelte che li riguardano e contrastando il disagio psicologico acuito dalla pandemia, la dispersione scolastica e la marginalità sociale. Il progetto intende superare la frammentazione dei servizi educativi, sanitari e sociali di Roma creando una rete integrata tra scuole, terzo settore, ASL e istituzioni municipali. L’elemento innovativo risiede nella costruzione di équipes miste e nella definizione di un modello organizzativo basato sui bisogni anziché sulla mera competenza territoriale.
