21 Savage è stato bullizzato a scuola alle superiori perchè è inglese
Redazione | 5 ottobre 2022


Il rapper 21 Savage ha raccontato la sua esperienza durante un congresso in sostegno alle politiche scolastiche…

Redazione



La cittadinanza britannica di 21Savage lo ha condizionato per tutta la vita. Secondo un’intervista fatta al rapper durante un evento pubblico in sostegno alle politiche scolastiche, i suoi problemi con la nazionalità sono iniziati quando è stato vittima di bullismo a scuola.
Il mese scorso, 21 Savage, appoggiando il candidato del governatore democratico della Georgia, Stacey Abrams, ha raccontato di essere stato espulso dalla scuola a causa del bullismo subito per le sue origini.

 


“Tipo, ne ho passate tante”
, ha ammesso . “Non sono nato qui. Sento solo che le persone nelle scuole non vengono pagate abbastanza per fare il lavoro di cui hanno davvero bisogno. Quindi penso che sia proprio da lì che bisogna cominciare”.
Stacey Abrams ha aggiunto: “Penso che ciò che è così importante e apprezzo la tua disponibilità a condividerlo è che molte delle sfide che vediamo iniziano a scuola. Quando i giovani sono trattati come piccoli criminali… Quando sono vittime di bullismo… Non solo cambia la tua esperienza, ma cambia anche la tua prospettiva”.



Ricordiamo che 21 Savage (vero nome Shéyaa Bin Abraham-Joseph) è stato anche arrestato dagli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti nel 2019 e il suo caso è rimasto nel limbo legale per oltre tre anni.
Gli avvocati del rapper londinese hanno depositato alcuni documenti in tribunale a settembre che impedirebbero ai pubblici ministeri di utilizzare le prove raccolte durante quello che hanno definito un “arresto illegale”. Secondo il portavoce dell’ICE Bryan Cox, il rapper nominato ai Grammy, è stato arrestato ad Atlanta dalle forze dell’ordine e dell’immigrazione degli Stati Uniti perchè la sua presenza sarebbe illegale negli Stati Uniti.



ICE afferma che il rapper sarebbe cittadino del Regno Unito. L’agenzia sostiene che è entrato legalmente negli Stati Uniti nel luglio 2005, quando era minorenne, ma successivamente non è riuscito a partire secondo i termini del suo visto turistico.