Tormentoni estivi, che fine hanno fatto?
Con la bella stagione sono tornati anche le canzoni da spiaggia. Ma che fine hanno fatto gli autori dei grandi successi del passato?
Giulia Farfariello | 24 giugno 2020

Il Covid-19 ci ha costretti a rimane in casa per molte settimane e talvolta ci siamo sentiti depressi, nervosi o infuriati. Questo virus, spesso, ci ha fatto perdere la speranza, ma una cosa stava andando per il verso giusto: di tormentoni estivi, ancora, non se ne parlava. Se vogliamo trovare qualcosa di positivo per questo lockdown, è il fatto che non si sentissero arrivare da ogni parte del paese le note di una melodia reggeton, dove le parole "corazon" e "calor" sono ripetute duecento volte (minimo).

Con la fine del lockdown, i cantanti ibernati durante l'anno sono stati scongelati per l'occasione e hanno fatto la loro comparsa: Enrique Iglesias, Jason Derulo e i nostrani salentini Boomdabash in coppia con Alessandra Amoroso. Di tormentoni estivi, in questi anni, ce ne sono stati molti: "Waka Waka" di Shakira, "Maria" di Ricky Martin o "Vento d'estate" di Max Gazzè e Nicolò Fabi. Questi artisti sono tutt'ora al lavoro e ci hanno regalato dei brani meravigliosi. Eppure, non tutti i cantanti dei famosi tormentoni estivi sono stati così fortunati e la loro carriera, di lì a poco, ha avuto una flessione o, in molti casi, si è conclusa.


Anni '90

Erano gli anni Novanta, la musica dance impazzava da una discoteca a un'altra; gli anni di Gigi D'Agostino, degli Eiffel65 e di Robert Miles con la sua "Children"... un decennio ricco di musica e, ovviamente, di tormentoni estivi. Nell'estate del 1992, i Double you, con la loro "Please don't go", si aggiudicano il disco d'oro e di platino in diversi paesi, con ben tre milioni di copie vendute. Ma... che fine hanno fatto i Double you? il trio italiano formato da William Naraine, Franco Amato e Andrea De Antoni, dopo numerosi successi nei primi anni Novanta, si scioglie all'inizio del nuovo millennio. Naraine, collabora con un altro noto Dj e, nel 2011, il gruppo si riunisce in Brasile per incidere un nuovo album di inediti, "Life". Nello stesso anno, "What is love" di Haddaway, si posiziona al numero uno delle classifiche europee e asiatiche. Nonostante l'enorme successo ottenuto, i lavori discografici successivi non hanno avuto la stessa rilevanza. L'ultima lavorazione di Haddaway risale al 2008, "I love the 90s". L'anno successivo, "Rythm of the night" dei Corona raggiunge la prima posizione della classifica dei singoli italiani, aggiudicandosi il primato di singolo più venduto nel paese. La canzone, infatti, è un dei brani più rappresentativi degli anni Novanta. Nonostante non si senta parlare molto dei successi recenti, i Corona continuano a esibirsi in diversi spettacoli in tutto il Mondo.


Anni 2000

Il nuovo millennio è finalmente arrivato alle porte, tra la certezza di ciò che ci stavamo lasciando alle spalle e l'enigma di un nuovo inizio. Sì, un vero e proprio enigma visto che la popolazione temeva di rimanere intrappolata nel vecchio millennio a causa di un bug informatico sulla data, rappresentata a due cifre decimali, definito "Millennium bug", che si sarebbe potuto verificare con effetti significativi sulla vita di tutti i giorni. La paura di rimanere virtualmente incastrati nel vecchio millennio venne spazzata via con l'arrivo dell'estate, dove eravamo pronti a scatenarci con i nuovi tormentoni estivi. Primo su tutti fu il duo formato dalle sorelle Paola e Chiara, le quali conquistarono il pubblico al suo di "Vamos a bailar". Durante il Festival Bar, il brano venne premiato come miglior tormentone dell'estate del 2000 e rimase al primo posto in classifica per quattro settimane.Il duo, nato nel 1996, si è sciolto definitivamente nel 2013. Tra le due sorelle non sono mancate le polemiche, infatti, per molto tempo, rimasero separate. Paola è diventata una deejay mentre Chiara ha lasciato la musica per dedicarsi a una sua grande passione: la recitazione.
Nello stesso anno, Billy More, giovane cantante dance italiano, canta "Up and down". Il singolo ha riscosso un buon successo in tutta Europa nell'estate di quell'anno, entrando nelle classifiche di diversi paesi. Il cantante è deceduto nel 2005 dopo una lunga malattia. Il tormentone estivo del 2001, "Tre parole" di Valeria Rossi, vinse due dischi di platino e vennero

vendute oltre centomila copie. Dell'artista occorre però citare un'altra canzone, pubblicata nel 2004, "Luna di lana", scritta da Vasco Rossi. La canzone è vagamente "nonsense" e molti si sono prodigati per affibbiarle un significato, il quale sembra non esserci o meglio, se c'è, è piuttosto nascosto! Valeria Rossi continua a lavorare come autrice musicale e, recentemente, ha anche pubblicato due libri.
 

Non basterebbe un file intero per citare tutti i tormentoni estivi degli ultimi anni. Ciò che noto, però, è che il loro eco si propaga da un anno all'altro, per poi svanire nel nulla. Le canzoni estive degli anni Novanta sono ancora attuali e, molto spesso, le basi vengono utilizzate per creare delle nuove canzoni. Ad esempio, "Rythm of the night" è il sottofondo di "Ritmo", una delle hit di J Balvin. Qual è stato il tormentone estivo di tre anni fa? Se me lo dovessero chiedere, probabilmente, non lo ricorderei, ma vi assicuro che se dovessi domandare a un "figlio degli anni Novanta" di elencarmi i tormentoni estivi dell'ultimo decennio prima del Bug, li citerebbe senza problemi. ...che le canzoni dell'ultimo ventennio siano tutte uguali? quasi...