Chi è Artie 5ive? Il rapper che sta portando il sound di Detroit in Italia
Redazione | 9 maggio 2023

Con “Il Barbiere del Blocco”, Artie5 parla della sua passione per il rap, delle sue influenze musicali e del duro lavoro che sta portando avanti per raggiungere il successo…

Artie 5ive ha catturato l’attenzione del pubblico con il suo primo feat insieme a Rondo Da Sosa nel brano “READY 4 WAR” del 2023. La sua presenza in questo singolo ha suscitato la curiosità del pubblico, che ha iniziato a chiedersi chi fosse questo giovane artista che ha attirato l’attenzione di uno dei rapper più chiacchierati del momento. In questo articolo, esploreremo la storia e le influenze musicali di Artie5, nonché la sua visione per il futuro della sua carriera musicale.

Artie5ive è italiano e sierralionese, il cui nome artistico deriva dal nome del nonno e dalla zona in cui vive. Durante un’intervista con “Il Barbiere del Blocco”, fino ad ora l’unica rilasciata dall’artista, Artie5 ha raccontato la sua storia e le sue influenze musicali.

Nato con il nome Ivan Arturo Parioli, Artie5ive è di origini italiane e sierralionesi. È stato il fratello a introdurlo alla musica. Anche se Artie ha ammesso, davanti alla telecamera, di aver inizialmente sottovalutato le sue possibilità di successo come rapper.



Per quanto sembri strano, le influenze musicali di Artie5 sono principalmente rappresentate da artisti italiani come Club Dogo e Achille Lauro. Anche se la vera innovazione è stata importare in Italia il sound di Detroit: ”perchè suona sempre familiare anche in Italia, in particolare i bassi acidi. Adoro la musica veloce, che puoi usare anche in allenamento. ” Ha detto il rapper seduto sulla sedia da barbiere.

 

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Durante l’intervista, Artie5 ha espresso la sua opinione sulla mancanza di supporto da parte dei grandi nomi del rap italiano verso i giovani artisti, ma ha anche sottolineato la gratitudine nei confronti di Rondo, che lo ha supportato dal nulla. L’intervista si conclude con un consiglio agli ascoltatori: “Fatevi i c****i vostri, non avete il diritto di dire quello che vi passa per la testa e di parlare degli altri. Anche se pensate di averlo”.