Il tempo non è
Noi siamo il tempo? Perché non riusciamo a goderne a pieno?
Giorgia Maria Scardina | 23 marzo 2021

“Cos’è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so.” – Sant’Agostino, Le Confessioni. 

Noi siamo tempo? 

È una grande liberazione presumere che il tempo siamo noi, che ci appartiene, che non ci controlla. Passiamo giorni a valutare, programmare e decidere ogni avvenimento della nostra vita. Siamo assorti da una mania di controllo sul nostro tempo, che non condiziona per niente la realtà che ci circonda come pensiamo. Ci fa solo perdere del genuino e prezioso tempo. Quanti attimi hai sprecato cercando il momento giusto per fare ogni cosa? Stabilire un’ora precisa per tutto può essere inevitabilmente sinonimo di una buona organizzazione, ma può anche variare in una sorta di ossessione che ci porta a far passare il tempo, più che viverlo. Desideriamo il cambiamento più di ogni altra cosa. Diciamo che per cambiare ci serve del tempo. Ma la vera domanda è: "È il tempo che allevia tutti i dolori o il tempo è solo lo spazio in cui avviene questo cambiamento? Le nostre giornate si susseguono, con una serie di lamentele “non ho tempo, se solo avessi avuto più tempo”. Ci lamentiamo continuamente dando la colpa al tempo ma: "tempo al tempo, ma nel mentre cosa fai per rimediare?”. Il rischio più pericoloso è quello di morire senza aver vissuto. Impariamo a cogliere l’attimo “carpe diem “, due semplici parole che racchiudono la prigione di divieti e di ripensamenti che risiede dentro la nostra mente. 


Non cercate di manipolare il tempo, finirà per ghermirvi 

Il buon vecchio Seneca, ci avrebbe rimproverati per la gestione del nostro tempo. Ma soprattutto, si sarebbe scagliato su tutti coloro che pensano di avere una vita breve e a causa di ciò non hanno potuto realizzare i propri desideri. Nella sua opera permane infatti l’idea di non sprecare il tempo e di sfruttarlo al meglio, evitando di posticipare gli eventi e di cadere nelle tentazioni. 
La verità è che siamo incapaci di investire il nostro tempo. Non è necessario vivere a lungo, ma vivere bene. Si può provare invidia per coloro che hanno vissuto di più, perché si pensa abbiano avuto più tempo, ma non è così. Non è la quantità del tempo a nostra disposizione che cambia la percezione di quest’ultimo. 
Il tempo non è mai breve, è l’essere umano che tende a renderlo tale. Tutti coloro che sostengono di aver dimenticato il passato e si preoccupano solo del futuro, vivranno infelici e insoddisfatti; perché è nel passato che risiede il segreto per investire al meglio i propri attimi. 
Bisogna essere “padroni del proprio tempo” come diceva il nostro saggio amico Seneca. Ma nonostante ciò, continuiamo a non renderci conto che ogni secondo che passa è perduto e non potrà mai più riverificarsi. Il nostro migliore dono è il tempo! Non si tratta di qualcosa di eterno o di una garanzia di vita, ma dell’acquisizione della consapevolezza di possedere tra le mani una risorsa che purtroppo appare sconfinata.  In realtà siamo noi stessi a scegliere il tempo che vogliamo rendere proficuo, siamo noi che decidiamo di impegnarci, non è il tempo che ci condiziona. Il tempo è l’unica cosa che abbiamo, non sappiamo quanto ne possediamo. Allora perché continuiamo a sprecarlo?