Non c’è giustizia senza attivismo
Intervista a Chiara Bellini, regista e cofondatrice di Ecosin
Classi 5A e 5C del Liceo Classico G.C. Tacito di Terni | 1 aprile 2019

“La politica e l’economia non vanno di pari passo con l’ambiente”, parola di Chiara Bellini, regista di Gli anni verdi e La grande monnezza e co-fondatrice di Ecosin, una rete no-profit di informazione indipendente. Bellini ha accettato di raccontarci del suo lavoro e dei suoi ideali.

 

Ha avuto qualche ostacolo nel girare il film?

Non è mai facile raccontare i conflitti ambientali poiché prevedono una contrapposizione tra chi abita il territorio e chi l’ha inquinato, soprattutto quelli che lavorando nelle fabbriche sono costretti ad abitare il territorio e sotto il potere delle multinazionali o capi che molto spesso non lo abitano, dunque raccontare questi conflitti significa entrare in questi fragili equilibri tra persone. Il problema più grande che ho avuto è stato girare la scena del processo, gli avvocati della controparte si sono risentiti e, anche se avevo già chiesto tutte le autorizzazioni, ho dovuto rispiegare perché volevo girare questa scena al giudice senza bloccare il processo.

 

Qual è secondo lei il rapporto tra attivismo e giustizia?

Credo che oggi non ci sia giustizia senza attivismo: l’attivismo che nasce da chi abita il territorio e lo vuole difendere è la controparte necessaria per rimettere a posto l’ago della bilancia spostato dalla corruzione e da chi infrange la legge.

 

Secondo lei come dovrebbe agire lo Stato? Cosa pensa dell’Agenda 2030? Quali sono gli obiettivi a lei più cari e quali si riusciranno a realizzare?

Tutti gli obiettivi sono virtuosi e urgenti, ma credo che manchi il tempo per smuovere i singoli cittadini e i governi. Inoltre, non è giusto dire ai paesi emergenti di fermare la loro crescita perché noi abbiamo già fatto abbastanza danni. La tendenza che vedo in generale non mi rende ottimista: i problemi ambientali si possono risolvere in lunghi periodi e la politica si svolge nel breve. La politica e l’economia non vanno di pari passo con l’ambiente.