Graffiti, stencil, poster: una grande varietà di forme espressive caratterizza la Street art, nata qualche decennio fa negli Usa e oggi molto diffusa anche in Italia. Un'arte che parla della quotidianità, dando voce alla realtà urbana e ai suoi attori: questo lo scopo principale di questa forma d'arte definita effimera. La realizzazione in un luogo pubblico, infatti, ne limita la stabilità, quasi a sottolineare la condizione precaria degli artisti stessi, che spesso esercitano al limite della legalità. A tale proposito, molti comuni in Italia hanno predisposto alcune aree autorizzate, dove è possibile realizzare le proprie opere. Ma è giusto "ghettizzare" gli artisti, riservandogli pochi e limitati muri legalizzati? Qual è il confine tra atti di vandalismo ed espressione artistica?