La Birmania (dal 1989 ufficialmente Myanmar) è uno paese in via di sviluppo dell'Asia sudorientale. Nel 1962 un colpo di stato militare rovesciò il governo democratico. Fino al 1988 il regime birmano fu guidato da un gruppo di militari marxisti. Vennero nazionalizzate le industrie, soppressi i partiti politici e fu proibito il libero scambio. Il paese rimase isolato dal resto del mondo, data l'assenza di diritti civili per la popolazione, così come di libertà di stampa. Nel 1988, dopo le rivolte studentesche che provocarono migliaia di morti, il generale Saw Maung organizzò un altro colpo di stato. Le prime elezioni libere, nel 1990, proclamano la vittoria dell’ NLD (Lega Nazionale per la Democrazia), il partito di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991, la quale pero’ viene arrestata dalla fazione al potere che non vuole lasciare il governo. Dal 17 settembre 2007 alcuni monaci buddisti sono scesi in piazza per protestare con una marcia pacifica contro la giunta militare che ha ridotto alla fame la popolazione. Il 26 settembre sono cominciate le violente repressioni da parte dei militari, che hanno ucciso alcuni dei manifestanti e ne hanno arrestati molti altri.