Un misto di entusiasmo e scetticismo, soddisfazione e polemica. Sono queste le reazioni alla sentenza del tribunale de La Spezia che, dopo 62 anni, ha condannato 10 ex soldati nazisti per l'eccidio di Marzabotto del 1944, in cui morirono 770 civili. Anche se probabilmente, vista l’età avanzata dei condannati, questa sentenza non si trasformerà in carcere effettivo, vale sempre il riconoscimento dello Stato di uno dei più efferati massacri del secondo conflitto mondiale avvenuto nel nostro paese. I responsabili della strage dovranno pagare le spese e una provvisionale a 90 parenti delle vittime costituitisi parte civile oltre a rifondere la Regione Emilia ed i comuni interessati. Proprio il sindaco di Marzabotto, Edoardo Masetti, commentando la sentenza ha dichiarato: "E' agrodolce, perche' ci soddisfa per l'esito del processo ma ci rammarica perche' la giustizia e' arrivata troppo tardi. Resta, comunque, una vittoria della democrazia".