I recenti scoop sullo scandalo della malasanità italiana, hanno riportato alla ribalta il grande giornalismo d’inchiesta. In un momento in cui si discute del ruolo subalterno che i grandi media italiani hanno nei confronti del potere, le coraggiose inchieste di alcune testate insieme ad un paio di trasmissioni televisive sembrano aver sostituito le tradizionali redazioni. Programmi come “Striscia la notizia” o “Le iene”, pur non essendo scritte né condotte da giornalisti, ma da persone provenienti dal mondo dello spettacolo, riscuotono ogni settimana un enorme successo, forti dei loro scoop su sprechi e malcostume. Prima di piangere la scomparsa delle grandi inchieste però, è bene ricordare come i cronisti di razza esistano ancora: le lunghe indagini della redazione di “Report” restano, infatti, un esempio di giornalismo libero da qualsiasi condizionamento.