Simona Baldelli: “Scriviamoci di più sarà un viaggio meraviglioso”
La scrittrice, presente al Papareschi di Roma per inaugurare il concorso letterario sviluppato dal Mibact, taglia i nastri di partenza
Redazione di Roma | 31 ottobre 2018

“Chi scrive inventa mondi. Può dipingerne di qualsiasi tipo, a misura di tutti. Inclusivi e giusti”. Oggi, presso l’aula magna dell’Istituto Papareschi in via dei Papareschi a Roma, la scrittrice Simona Baldelli - alla presenza della preside Marina Rossi - ha illustrato agli studenti le tappe del concorso letterario Scriviamoci di più, sviluppato in collaborazione con il Cepell, Centro per il Libro e la Lettura – Mibact, Mandragola, Culturmedia, Opengroup e ANSA per offrire il massimo supporto coinvolgendo giornalisti, autori ed esperti di comunicazione affinché gli studenti siano stimolati e seguiti nel lavoro documentando e suggerendo letture o visione di film.

 

L’autrice pesarese, ma di adozione romana , ha focalizzato l’attenzione sul valore principale dell’esperienza: l’immaginazione. “Quando vediamo il mondo con gli occhi degli altri scopriamo l’arte di noi stessi. È uno specchio che non riflette semplicemente l’immagine che ha di fronte, ma la moltiplica ogni volta. Sarà come allargare il proprio orizzonte; per i ragazzi che inventeranno questo nuovo mondo, più giusto e bello, ma anche per me che imparerò a leggerlo insieme a loro”.

 

Dalla fantasia alla realtà, tutto è possibile. “Possiamo inventare qualcosa rendendolo infinito ed eterno - aggiunge Baldelli, davanti l’aula gremita di studenti. Pensate all’arte del canto: l’essere umano raggiunge le note che riesce prima a pensare. Quello che immaginate, in tutti i campi, può realizzarsi. Jules Verne, tra i più importanti autori di libri per ragazzi di sempre, è riuscito nel corso della sua carriera a creare scafandri, sottomarini e missili; mezzi talmente reali da diventare concreti nel tempo. Seguendo questo messaggio riusciremo a divertirci. Sarà un viaggio meraviglioso”.

 

“Scriviamoci di più” si propone di avvicinare i ragazzi alla scrittura creativa favorendo nuove occasioni di partecipazione alla diversità. Il percorso, in grado di coinvolgere 100 giovani a livello formativo e oltre 90.000 dalla campagna di comunicazione attraverso la rivista Zai.net Lab e i suoi social media, prevederà una fase propedeutica finalizzata alla formazione di coppie di autori, “compagni di penna” di cui un alunno disabile, che insieme vivranno esperienze e sensazioni poi tradotte in racconti letterari che saranno editati e pubblicati.

 

A conclusione di questo viaggio creativo, grazie al coordinamento della Khema, società impegnata nello sviluppo di progetti per il Terzo Settore, saranno premiati i vincitori del concorso in una cerimonia pubblica che si svolgerà a Roma dove sarà diffusa la pubblicazione con la raccolta dei racconti.