A Roma insegnante aggredito per la bocciatura di un ragazzo
R.B. | 19 giugno 2018

Ha dell'incredibile ciò che è accaduto all'istituto tecnico Di Vittori-Lattanzio nel quartiere romano del Prenestino, dove i genitori di un ragazzo di origini albanesi, bocciato per il suo cattivo rendimento, hanno tentato dapprima di aggredire il preside e successivamente un insegnante di disegno e grafica di 23 anni, messosi in mezzo nel tentativo di difendere il dirigente scolastico.

Claudio Dorè, preside dell'istituto, racconta: "Ci hanno accusato di aver falsificato i voti del figlio. Erano convinti che avesse tutti otto, e invece erano tutti quattro. E di averlo preso di mira perché straniero, perché diverso. Ma non è vero: anzi, io non chiederò mai l’espulsione di quell’alunno".

Il professor Umberto Gelvi, portato in ospedale con un  trauma cranico, una rachide cervicale e segni di tentato soffocamento, s'è riservato di sporgere querela all'indirizzo degli aggressori. 

Gli agenti del commissariato Prenestino, nel frattempo, hanno interrogato e denunciato i genitori del ragazzo per interruzione di pubblico servizio, in quanto al momento dell'aggressione erano in corso gli scrutini di fine anno. 

Ha concluso il preside Dorè: "Vogliamo andare fino in fondo a questa storia. Da febbraio abbiamo contattato più volte i genitori di quel ragazzo per parlare con loro, segnalare che l’andamento del figlio era tutt’altro che soddisfacente. Avrebbero potuto scoprirlo anche collegandosi con il registro elettronico. Ma ora è importante che a pagare non sia il loro ragazzo".

Rimane l'amarezza per degli episodi di violenza purtroppo sempre più frequenti all'interno delle scuole italiane.